A Trento si parla anche di Figc e calcio italiano. Aleksander Ceferin, presidente Uefa, ha un consiglio per Gravina, candidato unico alla presidenza Figc: «Non conosco Gravina. Gli chiederò di lavorare per le infrastrutture».
Insomma, occhio agli stadi: «E’ un peccato che il Paese non abbia strutture adeguate. È chiaro che serve anche un impegno ben preciso del Governo, l’Uefa non farà mancare il suo appoggio ».

«Il commissariamento non ha portato a un’attività forte sulle riforme – dice invece Urbano Cairo –. Quella sulle seconde squadre è stata fatta un po’ in fretta. Poi non sappiamo ancora quante squadre parteciperanno alla B. È una cosa disdicevole. Gravina ha un programma di 96 pagine, se riuscisse a realizzare il 10% non sarebbe male».
Sulle seconde squadre, invece, Agnelli guarda al futuro: «Meglio poco e male che l’immobilismo. Spero di vedere più seconde squadre nel 2019-20». Poi chiede a Gravina di dire stop «alle beghe da condominio »: «La prima cosa da fare è riportare armonia nel calcio con un riconoscimento dei ruoli: la A è il traino, anche economico, per tutti gli altri».

Sezione: Rassegna / Data: Sab 13 ottobre 2018 alle 13:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Anna Vuerich
vedi letture
Print