Nemmeno nei sogni. Prima convocazione nell’Italia dei grandi, primo gol allo stadio Rigamonti con la maglia del Brescia, primo derby vinto contro il Verona. Sandro Tonali a diciott’anni è stato più volte e da più parti paragonato ad Andrea Pirlo e la ragione non sta solo nella saggezza innata dei suoi piedi. Come Pirlo, che ha cominciato la sua carriera da campione del mondo nel Brescia con il soprannome di «Genietto», Tonali è un imperturbabile. Segno di forza: sempre in controllo, e focalizzato sull’obiettivo.

LA GIOIA «È chiaro che ero emozionatissimo, quando mi hanno comunicato la convocazione del commissario tecnico Mancini — premette—Un onore, un’occasione. Sono felice, ma sinceramente ci ho pensato due ore, venerdì, e ci penserò da adesso in avanti. Prima dovevo concentrarmi su questa partita, che per il Brescia era troppo importante».

LA STIMA Paragonato a Pirlo, Tonali ha come allenatore un altro ex professore del centrocampo: «Corini mi dà un sacco di consigli, anche specifici per il mio ruolo. Io l’ho un po’ studiato, ho visto i filmati delle sue partite da giocatore. Era forte, aveva classe. I suoi insegnamenti sono fondamentali. E mi ha raccontato la sua storia: anche lui era cresciuto nel Brescia, poi è passato alla Juventus e ha avuto una lunga carriera. La sua esperienza mi aiuta».

I COLPI La prestazione con il Verona è un concentrato di quanto Tonali ha saputo dimostrare in pochi mesi. L’argento europeo conquistato con l’Under 19 ha evidenziato una crescita esponenziale nel Brescia. Ha colpi notevoli. Comanda il gioco, non ha paura. Segna un gol pesante in un derby calciando una punizione di seconda con un avversario praticamente addosso. «In realtà all’inizio pensavo di crossare — sorride —Poi Torregrossa si è avvicinato e mi ha consigliato di tirare. Aveva ragione, anche se sono stato un po’ fortunato. Poi potevo segnare pure di sinistro. Ci riproverò. Intanto mi riempie di gioia aver segnato in casa, visto che finora mi era riuscito solo in trasferta». In tribuna, ad applaudire, la mamma Mariarosa e la nonna Biagia: «Bellissimo, sentire la famiglia vicino».

FUTURO Chelsea, Monaco, Napoli, Inter. Le sirene si moltiplicano, la quotazione sale (è già oltre i 20 milioni di euro). Tonali non pensa al mercato, preferisce godersi il momento magico «con un Brescia di leoni: abbiamo dato tutti il cento per cento, il nostro allenatore è bresciano e ci ha trasmesso pure tanta sana cattiveria agonistica». Ce ne sarà bisogno, per arrivare in Serie A.

Sezione: Rassegna / Data: Lun 12 novembre 2018 alle 11:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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