«Quando un giorno non sarò più presidente, il Verona avrà un patrimonio più solido, uno stadio e un centro sportivo». Parola di Maurizio Setti, presidente dell’Hellas, intervistato ieri dalla Gazzetta dello Sport. Sul nuovo stadio, quindi, si va avanti. Fra 20 giorni scade il termine per chiunque voglia «manifestare il proprio interesse» a costruire il nuovo impianto.Al momento, pare non sia arrivato nulla. Ma si sa che le proposte «vere» vengono quasi sempre inviate negli ultimi giorni.

Tra quelle proposte dovrebbe esserci quella che proprio con Setti aveva fatto i suoi primi passi. Il progetto farebbe capo alla società americana Juego de Pelota, che ha sede a New York (al ventesimo piano del numero 14 di Wall Street) ed è davvero un colosso del settore, guidato da Cesar O. Esparza. Proprio Esparza, nel sottolineare l’interesse a realizzare a Verona un nuovo stadio («che sarebbe – aveva detto lo steso businessman – in continuità con l’eredità storica di Verona fin dal primo secolo dopo Cristo, quando fu costruita l’Arena») ha fornito i particolari del progetto.

Il nuovo stadio avrebbe 30 mila posti a sedere (come prevede la Categoria 4 dell’Uefa) ed includerebbe un hotel, alcuni uffici, una serie di negozi e almeno un paio di ristoranti. Il Comune di Verona dovrebbe solo fornire il terreno (probabilmente la sede dell’attuale Bentegodi, o un’area vicina), senza spendere un solo euro.

Sezione: Rassegna / Data: Ven 11 gennaio 2019 alle 11:00 / Fonte: Corriere di Verona
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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