Adesso iniziano le partite con le big della serie A. Il Milan, dunque, domenica (per la gara con i rossoneri sale l’attesa: sono 3710 i biglietti già staccati, si andrà di sicuro oltre la quota delle 15000 presenze al Bentegodi) e poi, il sabato successivo, la Juventus, che vuol dire Cristiano Ronaldo e tanti altri campionissimi. Si rimbocca le maniche, Rrahmani, che è uno che non ha paura di niente e non sa che cosa sia la scaramanzia: da anni gioca con la maglia numero 13, le superstizioni gli fanno un baffo. «Dovrò marcare anche Cristiano Ronaldo? Sono pronto ad accettare la sfida. Ho già avuto esperienze di questo tipo in Europa League e in nazionale», ha detto, nei giorni della preparazione a Primiero San Martino di Castrozza.
Ora ci siamo, e intanto Rrahmani arriva ai duelli con i colossi della A dopo quelli con il Kosovo che sogna la qualificazione all’Europeo del 2020. Procede a ritmo spedito, questa nazionale giovane, di cui Rrahmani è il capitano, dopo aver giocato, prima che nascesse, nell’Albania, quando il commissario tecnico era il trevigiano Gianni De Biasi: «Ha grande forza fisica e sa uscire bene con la palla al piede», il commento dello stesso tecnico, interpellato sulle qualità del difensore del Verona.

L'articolo integrale è riportato nell'edizione odierna del Corriere di Verona.

Sezione: Rassegna / Data: Mar 10 settembre 2019 alle 10:30 / Fonte: Corriere di Verona
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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