. I fatti dicono che il Verona, per mettersi sulle tracce dei vertici del campionato, non potrà sbagliare in questa serie di partite: fare strike significherebbe recuperare il ruolo di grande designata, non solo per rosa e blasone, ma per quel che più rileva, i punti raccolti. Il confronto con l’andata va tarato su quanto, tra agosto e settembre, girò bene all’Hellas. Ci fu il pareggio sofferto col Padova al Bentegodi, e a Cosenza la vittoria a tavolino, con la gara che non si disputò per le pessime condizioni del terreno del San Vito-Marulla e il giudice sportivo che, come da regolamento, assegnò il 3-0 al Verona. Un volano, questo, che l’Hellas seppe scagliare ancora più in alto, abbattendo il Carpi 4-1 e vincendo a Crotone, contro una formazione che aveva, allora, il credito della neo retrocessa candidata alla A. Il 2-1 interno allo Spezia, fece ilresto, e il Verona pareva un rullo. La narrazione successiva è diversa, a dire di un Hellas che ha l’obbligo di mantenere il ritmo avuto nell’ultimo mese, roba da 2.2 punti a partita, per costruirsi un passaggio sicuro nella foresta tropicale che è la serie B.

Sezione: Rassegna / Data: Sab 12 gennaio 2019 alle 17:00 / Fonte: Corriere di Verona
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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