Gli ultimi punti racimolati dall'Hellas risalgono alla sofferta vittoria sul campo di un Cagliari alla deriva. Di lì in poi è il bui più totale. Ma se torniamo al derby vinto con il Chievo, la situazione non sembrava poi così drammatica: solo 3 punti separavano il Verona dalle dirette concorrenti e, se non si può di certo parlare di bel gioco, almeno la grinta e un pizzico di fortuna, sembravano poter traghettare la squadra di Pecchia verso la sperata salvezza. Invece sono arrivate le umilianti sconfitte con Inter e Atalanta che hanno scosso l'ambiente: dimissioni del ds Fusco e Pecchia ad un passo dall'esonero. Ma l’Hellas si rialza ancora, vince a Cagliari. Tutto l'ambiente può tirare un sospiro di sollievo e il gruppo sembra pervaso da nuova linfa vitale. 

I numeri però parlano chiaro: Il Verona nelle ultime 7 partire ha incassato 17 gol (quasi 2,5 di media a partita) segnandone soltanto 2 (entrambi di Romulo su rigore). Ha calciato nello specchio della porta per 17, altro dato che evidenzia la scarsa produttività offensiva dei gialloblù e vanta la seconda difesa più perforata del campionato, con 68 reti al passivo. Peggio ha fatto il Benevento, conv78. Quanto ai gol fatti sono 27, peggio ha fatto solo il Sassuolo con 25. La matematica ancora non condanna la squadra di Pecchia, ma di certo c'è bisogno di un repentino cambio di registro: domenica c'è la Spal, l'Hellas non può più sbagliare.

Sezione: Rassegna / Data: Mer 25 aprile 2018 alle 11:00 / Fonte: Corriere di Verona
Autore: Davide Bellocchio
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