Il calciomercato ha portato a Grosso degli inserimenti sulle fasce: Faraoni per la corsia di destra – e con il Cosenza è stato dirottato a sinistra –, Vitale a sinistra. Con il Carpi è rimasto in panchina Marrone, out per un problema influenzale, e Grosso è partito con la coppia centrale formata da Dawidowicz ed Empereur. Matteo Bianchetti, superata la catena di guai fisici che l’ha tenuto fuori pressoché per un anno e mezzo, ha ripreso posto da titolare, utilizzato sia da terzino destro che in mezzo. Nonostante la cessione di Antonio Caracciolo alla Cremonese, le possibilità per Grosso, nella gestione della linea arretrata, sono numerose. La statistica, per amor di verità, dice che il Verona non è così deficitario nel conto dei gol subiti, che sono 25: è sesto, dietro a Palermo, Cittadella, Cremonese, Benevento e Venezia, e alla pari con Lecce, Spezia, Ascoli e Cosenza. Non bene, quindi, ma neppure così male. Il problema è che l’Hellas una rete, almeno, la becca (quasi) sempre. Dopo ventuno partite di campionato giocate, la carenza suona come patologica.

 

L'articolo integrale è riportato nell'edizione odierna del Corriere di Verona.

Sezione: Rassegna / Data: Mer 06 febbraio 2019 alle 12:00 / Fonte: Corriere di Verona
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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