Danzi ha effettuato l’interno cammino di formazione nel vivaio dell’Hellas. Originario di San Martino Buon Albergo, in procura con Graziano Battistini, che a Verona ha vissuto molte emozioni da portiere e si è fermato ad abitare, al Vigorito è stato schierato da mezz’ala, un ruolo che gli si attaglia per la facilità di corsa e l’abitudine (ovviamente da affinare) a gettarsi negli spazi, ma in cui si era cimentato di meno, da qualche anno in qua, trovando una brillante collocazione davanti alla difesa, in regia, nella Primavera dell’Hellas. Tutto questo, in consonanza con una «scuola» veronese che ha avuto, quali fiori all’occhiello, navigando attraverso le generazioni, Beniamino Vignola, Vincenzo Italiano e l’irraggiungibile Jorginho. Esempi luminosi di centrocampisti dai piedi fini e dal fosforo innato che possono essere dei simulacri cui rifarsi per Danzi.

Sezione: Rassegna / Data: Mer 12 dicembre 2018 alle 13:00 / Fonte: Corriere di Verona
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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