Con un perentorio unodue nella ripresa il Verona centra la quinta vittoria in trasferta (dodicesima nel complesso) e aggancia, temporaneamente al secondo posto il Palermo. Fabio Grosso, dunque, viola il Renato Curi sul quale aveva iniziato la sua carriera da calciatore. Gli altri ex (Di Carmine, Gustafson, Faraoni) eseguono il loro compito senza strafare. D’altro canto nella circostanza il Perugia non si é ripetuto con il gioco scintillante e vibrante mostrato contro la Salernitana. Forse qualche giocatore ha accusato la fatica. E neppure la scelta di Nesta di far giocare in avanti Kingsley ha dato i frutti sperati. Il ragazzino un poco anarchico tatticamente, ha corso molto ma prodotto poco. Tutta la squadra, nella circostanza, ha peccato di scarsa verve, tranne che nei minuti finali. A eccezione di Valerio Verre, cecchino irriducibile. Così i veneti pur senza fare sfracelli, si sono portati via, con merito, il piatto con i tre punti.

PREGARA. All’ultimo tuffo Nesta recupera Rosi e quindi lascia Mazzocchi a sinistra. La novità é il rientrante Kingsley scelto come spalla di Melchiorri. L’ex Grosso inserisce Empereur in difesa, porta a centrocampo Faraoni e sposta in avanti Laribi. Schermaglie in avvio. Nei primi quindici minuti il Verona mena le danze, ma produce solo un tiro dalla di Faraoni che Gabriel, un po’ goffamente, fa rotolare in angolo. Il Perugia prova una conclusione con Verre, a lato. Su una punizione dalla trequarti sinistra di Laribi, Dawidowicz rovina a terra: ammonito per simulazione. Gli ospiti, comunque tengono costantemente il pallino del gioco. La prima folata dei grifoni vede Verre servire sulla destra Kingsley che, entrato in area, tira: la deviazione di un difensore devia in angolo. Pretenzioso al 45’ il tiro di Lee, alto sopra la traversa. Verona, dunque, con maggior possesso palla, ma non pericoloso; Perugia più in attesa, ma sempre pronto a far scattare la ripartenza. Bellissimo lancio di Mazzocchi per Kinksley che cade sul contrasto: l’arbitro gli sventola il giallo per simulazione.

VANTAGGIO. Il Verona passa al 9’. Angolo (l’8ž) calciato da Laribi, in mezzo all’area si fionda Bianchetti di testa: gol. Al 15’ il raddoppio: Handerson appena dentro l’area fulmina, sulla sinistra, Gabriel. Bello il lancio dalla destra per Han (pallone ciccato) ed il violento tiro di Verre, un momento dopo, che sibila sopra la traversa. I grifoni, adesso, gettano sul prato il cuore. Vanno vicino al gol con Carraro, ma il portiere respinge sulla linea. É Verre (10° centro) che subito dopo batte Silvestri. Ma è troppo tardi per rimontare: l’Hellas vola, il Perugia no!

Sezione: Rassegna / Data: Sab 09 marzo 2019 alle 14:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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