Il derby della paura è vinto dal Verona: terzo successo nelle ultime quattro partite. Venezia sott'acqua, crisi acclarata a questo punto perché il rendiconto parla di quattro sconfitte nelle ultime cinque partite. E adesso anche la presa di contatto con la zona-retrocessione. Risolve Di Gaudio nel primo tempo, episodio-chiave che mette in ginocchio Walter Zenga ora decisamente in discussione. Il Verona si permette anche il lusso di sbagliare un rigore con Pazzini: ma tutto è bene quel che finisce bene.

DI GAUDIO INDIAVOLATO. In settimana il presidente Tacopina l'ha toccata piano, definendo il Venezia senza carattere e attributi. Non che a questa partita la squadra di Zenga arrivasse con la difesa a posto, viste le assenze di tre titolari su quattro mentre l'Hellas dall'altra parte ha uno stuolo di assenze da gestire. Ma, al tempo stesso, gli innesti di metà stagione stanno fornendo munizioni soprattutto nella catena mancina. E' il caso di Di Gaudio, che si muove a piacimento nel tridente e, dopo diciannove minuti ha già fatto il diavolo a quattro con gol annesso: la sua prima esultanza con la maglia del Verona arriva anche grazie a una deviazione di Lombardi sulla traiettoria che sgorga da un cross iniziale di Faraoni. E' la mezzora esatta quando Lee, altro peperino, timbra la traversa con un tiro-cross. La risposta del Venezia è un'azione solitaria di Lombardi: Silvestri risponde presente con i pugni. Mentre il collega Vicario si esalta parando un rigore a Pazzini, dopo quasi un quarto d'ora di secondo tempo per la trattenuta di Segre su Bianchetti.

TRIPLO MODULO. Da un girone all'altro, nel senso che Zenga aveva preso in mano il Venezia proprio nel pari dell'andata col Verona. Le difficoltà di fine inverno si toccano con mano, e a metà primo tempo del derby l'allenatore ha già rivisto le idee tattiche: dal 3-5-2 al collaudato 4-3-3, ritorno alle abitudini con l'abbassamento di Zampano e un Di Mariano che gioca più vicino alla porta. Supportato anche da St Clair, dopo l'intervallo. Le grandi occasioni capitate a Pazzini - si rinnova il duello con Vicario - e Lee, scandiscono il secondo tempo, mentre il Venezia risponde con Vrioni. Ma per Zenga, questi sono tempi duri.

Sezione: Rassegna / Data: Lun 04 marzo 2019 alle 10:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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