Pettinari non segnava da metà aprile dello scorso anno, dieci mesi fa: ritrova l'esultanza del gol ma il Crotone viene raggiunto dal Verona a un quarto d’ora dalla fine. Dall'altra parte, il tecnico gialloblù Fabio Grosso ha salvato per il momento la panchina, però il Verona rimane sempre in attesa dell’atteso cambio di passo. Finisce quindi in parità, botta e risposta sistemato in poco meno di mezzora. I calabresi - in dieci nel secondo tempo per l’espulsione di Rohden - se non altro arpionano il sesto risultato utile di fila, venendo raggiunti da un gol di Di Carmine.

CARAMBOLA PETTINARI. Il primo tempo passa attraverso due infortuni: Munari - nuovo acquisto del Verona - probabilmente non si è ancora tolto di dosso la ruggine del periodo di inattività (cambiato con Colombatto), mentre il Crotone a destra perde Vaisanen cambiandolo con Curado. Non che strada facendo le cose vadano meglio all'Hellas, privo anche di Matos. Il problema vero, a quel punto, è che i calabresi hanno appena fatto gol. Fortuito ma meritato il vantaggio del Crotone, già pericoloso prima dell'intervallo con Rohden. Il Verona si deve mordere le mani per l'occasione sciupata in apertura da Zaccagni, che da due passi non trova nemmeno la porta. Quella riesce invece a centrarla Pettinari, che sfrutta la battuta a rete dello stesso Rohden innescato da Sampirisi.

INGENUO ROHDEN. Piuttosto che addormentare la partita, il Crotone paga l'ingenuità di Rohden che prende il secondo giallo. Il servizio in profondità di Faraoni per Di Carmine genera il pareggio del Verona: il bomber arriva a cinque gol in campionato, facendo passare il pallone sotto le gambe di Cordaz. Incredibile invece l'errore finale di Gustafson: così l'Hellas si morde le mani.

Sezione: Rassegna / Data: Lun 11 febbraio 2019 alle 10:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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