La fame di calcio in Italia è cosa nota. L'appetito, da sempre, cresce alla prima giornata di campionato. Questione di astinenza, mista a curiosità, dopo le nuvole del calciomercato. Per questo qualcuno non ha preso bene ieri che il sito della nuova piattaforma Dazn, detentrice (per i prossimi tre anni) di tre match a giornata, arrancasse sotto il flusso degli abbonamenti dell'ultima ora.
Il sito ha registrato qualche problema alla vigilia della sua "prima" di campionato con la diretta di Lazio-Napoli, match clou della prima giornata.
Dazn si è aggiudicata parte dei diritti sulla Serie A due mesi fa, ma al netto delle vacanze, molti hanno rimandato la questione. Ecco spiegato l'elevato numero di richieste last minute. "I nostri tecnici non ci hanno segnalato particolari problemi, per noi gli accessi sono stati regolari e fluidi. Come prevedibile, abbiamo riscontrato un incremento delle registrazioni e degli accessi nelle ore e nei minuti precedenti al calcio d'inizio di Lazio-Napoli" spiega Marco Foroni, direttore di Dazn.
In ansia da fischio d'inizio, in Rete però qualcuno ha alzato la voce, prendendosela contro quello che è stato ribattezzato il "Netflix dello sport". Iscriversi a Dazn è piuttosto semplice, ma forse qualcuno è rimasto tradito dalla frenesia dell'effetto novità. Basta scaricare l'applicazione, scegliere il pacchetto di mesi di abbonamento (il primo è gratuito), inserire i propri dati, scegliere una password di accesso (si potranno collegare fino a sei dispositivi e vederne due contemporaneamente),, e inserire i dati della propria carta di credito. Dopo la registrazione a qualcuno però è capitato ieri di non ricevere la mail di conferma dell'attivazione per accedere e a colpi di clic assistere alla programmazione offerta in streaming.
In piena astinenza da calcio giocato, difficile spiegare di aver pazienza davanti al messaggio "Gentile cliente, ti invitiamo a riprovare più tardi". Anche per qualche abbonato Sky, che ha potuto usufruire dei ticket scontati e abbonarsi tramite il canale satellitare, non ha ricevuto il codice di attivazione in tempo per il fischio d'inizio.
Un altro dibattito si è aperto poi sulla messa in onda: il capolavoro di Immobile, la voce nota di Pierluigi Pardo, l'intervallo con Diletta Leotta e Andrij Shevchenko tutto a base di calcio parlato senza pubblicità (graditissimo).
E come da previsioni, il servizio pensato per tablet e smartphone ha reso al meglio su mobile. Lo vedi quando vuoi e dove vuoi. Magari non nella tv in salotto, dove per molti l'impatto visivo ha ricordato i primi anni Novanta. Ma con poca nostalgia. Per capire la rivoluzione forse servirà qualche partita in più. 

Sezione: Rassegna / Data: Dom 19 agosto 2018 alle 10:00 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Anna Vuerich
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