Il Lecce è vivo dopo la sconfitta di Cittadella, che non ha lasciato nessun segno: piega un Verona imbattuto da 5 giornate e si rilancia nelle zone alte della classifica. Lo fa con un ‘crescendo’ impietoso dopo un inizio guardingo ed alla fine il Verona non può solo accampare come attenuante le numerose assenze perchè specie nel reparto arretrato è rimasto alla mercè degli scatenati La Mantia e Falco ed in attacco ha balbettato assai. La sua reazione finale col gol di Laribi con la complicità di Vigorito in pieno recupero mette il sale sulla coda.

AL GELO. Sono due formazioni incerottate quelle che si affrontano in una gelida serata al ‘Via del mare”: se il Verona lamenta le assenze di Di Carmine, Zaccagni e Danzi, il Lecce deve lasciare in tribuna Palombi e Tabanelli. Forse anche per questo inizialmente il ritmo è blando con attacchi su due fronti condotti quasi con circospezione ma tenendo sempre alta la guardia difensiva. Se al 6’ La Mantia, su imbeccata di Falco, costringe Silvestri a respingere in tuffo, dopo due minuti è Faraoni ad impegnare Vigorito in una respinta di pugno, poi la gara si riscalda, diventa più vivace anche nei contrasti con Petriccione (sarà squalificato perché in diffida) e Laribi che rimediano un cartellino giallo. Al 19’ Lucioni ribatte un insidioso tiro di Laribi ed al 34’ La Mantia sblocca la gara, di testa (la sua specialità) su dosato cross di Mancosu. L’ex bomber dell’Entella per la terza settimana consecutiva, quindi, fa centro, dopo la doppietta col Livorno e l’inutile gol a Cittadella. Prima del vantaggio leccese due episodi controversi: il Verona che reclama un penalty per fallo di Tachtsidis su Gustafson (ma l’arbitro ravvisa un precedente fallo di mano dell’attaccante ospite) ed il Lecce che fa altrettanto per un placcaggio di Vitale ai danni di Meccariello. Il Verona accusa il colpo del gol di La Mantia, ma prima del recupero trova lo spunto per cercare il pari con De Gaudio, bloccato da una tempestiva uscita in tuffo di Vigorito.

RIPRESA. Nel secondo tempo la musica cambia: le due squadre si allungano col Lecce che cerca il gol sicurezza ed il Verona che inizia a spingere con più convinzione: al 2’ Pazzini, di testa, sÀora l’incrocio su perfetto cross di Laribi. Ma il colpo di grazia dei leccesi lo prepara l’accoppiata Petriccione-Lucioni: il mediano batte una punizione da fuori area e il difensore, portatosi in attacco, si infila tra Bianchetti e Dwidowicz e (come La Mantia) di testa trafigge Silvestri. Il Verona è quasi tramortito ed al 13’ Silvestri evita lo 0-3 su tiro di Falco da distanza ravvicinata. La gara quindi vive sugli spunti di un Verona nel quale persino Pazzini sbaglia tanto (alle stelle sul finire una punizione dal limite) e sui contrattacchi di un Lecce in agguato che per poco (33’) non arriva al tris con Calderoni che, servito da Falco, calcia a lato. Il gol finale di Laribi (Vigorito, che errore...) crea suspence ma il Lecce incarta un successo d’oro.

Sezione: Rassegna / Data: Mer 27 febbraio 2019 alle 10:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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