Fasce da capitano, parastinchi, magliette con una grafica dedicata: tutto quanto verrà indossato nel prossimo turno del campionato di B, come nella 35ª e 37ª giornata per ricordare il progetto presentato ieri. Si tratta di “B come Bambini”, un'iniziativa collegata agli ospedali e che coinvolge Fondazione Bambino Gesù di Roma, Associazione Gaslini Onlus di Genova e Fondazione Meyer di Firenze per il sostegno dei familiari dei piccoli pazienti in cura. Balata, presidente della Lega Serie B, ha fortemente promosso il progetto.

SUPPORTO E RESPONSABILITA'. «Le richieste di sostegno non si limitano solo agli alloggi, prendersi cura del bambino e della famiglia a 360 gradi è uno dei nostri obiettivi e grazie alla Lega Serie B riusciremo a farlo meglio. Portando il nostro messaggio in tantissime città italiane». Questo è emerso ieri mattina a Milano, nell'ambito della presentazione. «Il calcio della serie B è responsabile, etico, vicino e attento ai bisogni della gente e in particolare a chi soffre: così intendiamo dare il nostro supporto alle famiglie dei bambini ospedalizzati», è stato il commento di Balata. Testimonial d'eccezione, come Samuele Longo della Cremonese che ieri era presente in Lega e ha firmato un'apposita maglietta. Ma anche Nestorovski, Trajkovski, Pirrello, Tuia, Mastinu, Terzi, Perticone, Paleari, Maniero, Bruscagin, Di Mariano, Gerbo, Belingheri, Salzano, Troiano, Agazzi, Longo e Barberis: arriveranno altre adesioni dalla serie B nei prossimi giorni. Il materiale che i giocatori doneranno, sarà messo all'asta su E-Bay da Live Onlus, associazione che dal 2008 si occupa di beneficenza nello sport. Sul sito legab.it sono disponibili ulteriori dettagli.

APPENDICE COL VAR. Poi Mauro Balata ha ribadito la volontà di attrezzare la parte finale del campionato di B con la tecnologia. «Quello di introdurre il Var è un percorso che ho iniziato già da un anno, in modo riservato: come Lega abbiamo fatto ciò che dovevamo, con la nostra parte di responsabilità. E' stato prodotto uno studio scientifico e tecnico di fattibilità, consegnato da Hawk Eye che è la stessa società che fornisce tecnologia alla Lega Serie A. in tutti i nostri stadi, nessuno escluso, si può adottare questa tecnologia. Aspettiamo risposte dalle autorità federali competenti e dall'Aia. Le mie società desiderano avere il Var nei play-off e play-out. Questo per garantire massima trasparenza, la parità delle armi tra i competitor. Il problema relativo al materiale umano non riguarda noi».

Sezione: Rassegna / Data: Mer 27 marzo 2019 alle 10:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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