Ad Anfield a novembre, a San Siro domani. Marco Silvestri è pronto a coronare il suo sogno. Il massimo vedersela col Milan, per uno cresciuto col mito di Dida e degli squadroni di Ancelotti. Il top andare nella casa del Liverpool, dove quasi un anno fa ha resistito fino a venti minuti dalla fine nei quarti di finale di Coppa di Lega di fronte ai giganti di Klopp. «I miei due stadi preferiti. Pazzesco vedere Anfield stracolmo dal campo, con dodicimila nostri tifosi. Bellissimo giocare per la prima volta a San Siro», la prima immagine di Silvestri, che anche domani sera vorrà confermarsi brillante portiere di coppa.

L’AMICO MIRCO. Domenica a Ferrara ha rivisto tanti squarci dei suoi anni inglesi. Uno su tutti Mirko Antenucci, compagno ai tempi del Leeds. Suo caro amico, implacabile dal dischetto davanti a Nicolas. Proprio sotto gli occhi di Silvestri, uno che in Championship s’è costruito una straordinaria reputazione di pararigori. Addirittura tre presi al Norwich, quelli che valsero il lasciapassare per la notte magica di Anfield. «A fine partita Antenucci mi ha detto che non l’avrebbe tirato, se ci fossi stato io in porta. Lo conosco bene, anche se sabato quando abbiamo studiato i rigori della Spal insieme allo staff ho pensato che potesse calciarlo centrale. Invece l’ha angolato molto. E reso imparabile», il rammarico di Silvestri, uno specialista in Inghilterra visti i rigori parati contro Brentford, Bournemouth, Ipswich, ancora Norwich ed Huddersfield. Protagonista al Leeds nei primi due anni, messo un po’ da parte dopo l’arrivo di Greene, numero uno anche dell’Inghilterra quando i vari Eriksson, McClaren e Capello provarono una serie infinita di portieri senza trovarne mai uno davvero all’altezza.

LOTTERIA ROSSONERA. Di rigori magari ci sarà bisogno anche domani sera contro il Milan. Silvestri è pronto, anche se in Italia non proprio efficace come al Leeds. Intuendo col Cagliari quello di Mertens ed arrendendosi anche ai tiri di Caputo, Di Gennaro, Ebagua, Vitale e Terranova prima di diventare provvidenziale contro il Chievo neutralizzando la battuta di Pellissier. I segreti? Soprattutto due. «Il primo è lo studio dei tiratori, è essenziale sapere chi hai davanti. Il secondo è andare decisi, una volta scelto l’angolo. Anche una frazione di secondo può risultare decisiva», il metodo di Silvestri, indottrinato nella sua carriera soprattutto ai tempi di Modena da Ermes Fulgoni, preparatore passato anche dall’Hellas e a Parma uno dei primi maestri di Buffon. Ancora oggi, d’estate, Silvestri torna da lui per ripassare qualche vecchia lezione. Freddo Silvestri, anche quando i rigori in allenamento li tira Pazzini. «Qualcuno gliel’ho anche preso, ma spesso lui fa gol. Non solo per come li batte, ma anche per il carattere che ha dimostrato. Il pallone contro il Torino negli ultimi minuti e contro l’Inter appena entrato pesavano quintali, ma lui è stato freddissimo».

LA SUA NOTTE. Carico Silvestri. San Siro lo aspetta. «È un’occasione importantissima per chi finora è stato impiegato meno, la crescita di una squadra passa dal rendimento di tutti e quindi anche dalla Coppa Italia. Il Milan vorrà a tutti i costi passare il turno, ma il Verona ha tutto per far bene come è stato anche contro il Chievo», le certezze di Silvestri, deciso a sfruttare nel migliore dei modi la vetrina di domani. Qualche suo pensiero è rimasto ancora a Ferrara, alla beffa atroce che ha tolto in un attimo due punti alla classifica dell’Hellas. «Vado controcorrente, al di là del rammarico per come è finita ora sappiamo di essere superiori alla Spal. La partita», l’analisi di Silvestri, «la stavamo vincendo e controllando bene. Dovevamo essere solo più cattivi e determinati quando loro hanno cominciato a buttare quei palloni in area. Preso il primo gol serviva più mestiere, invece sembrava quasi che la partita l’avessimo già persa. Essere tranquilli nella nostra situazione non è comunque facile. Giochiamo bene, ma raccogliamo poco. È successo già tante volte, ma dopo domenica siamo ancora più consapevoli del nostro valore. Il Verona ha qualità. E vogliamo dimostrarlo anche contro il Milan».

Sezione: Rassegna / Data: Mar 12 dicembre 2017 alle 09:00 / Fonte: L'Arena
Autore: Camilla Dalloco
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