Tutti in corsa per il Sante Begali. Torna protagonista il premio diventato ormai un appuntamento fisso del mondo gialloblù, che consegnerà a fine campionato il riconoscimento al giocatore del Verona più corretto durante l’intera stagione. A chi toccherà dopo Daniel Bessa? Il centrocampista brasiliano infatti aveva vinto la passata edizione, in quella prima ancora era stato Luca Siligardi a finire sotto i riflettori. Il premio è una gratificazione che non va necessariamente al calciatore migliore tra i gialloblù, ma a chi riesce a rappresentare meglio i valori della lealtà e del fair play in campo. Istituito dalla famiglia con della bandiera dell’Hellas dal 1949 al 1962, storico capitano che condusse il Verona alla prima promozione in A nel 1957, il concorso continua seguito sempre dal figlio Piergiorgio in collaborazione con L’Arena e con il club di via Francia. Il regolamento non cambia rispetto a quello scorso, con parametri precisi per individuare i candidati: confermata l’impossibilità di vincere il premio per chi ha ricevuto un rosso diretto, mentre continua a concorrere chi rimedia due cartellini gialli nella stessa partita. Condizione per poter vincere sarà quella di aver giocato almeno la metà delle partite totali, e tra tutti i giocatori rimasti in lizza verranno scelti i primi cinque della speciale statistica che mette a confronto minuti giocati e ammonizioni. A quattro giornate dal termine della Serie A 2017-2018 ci sarà un sondaggio promosso dal Verona e dal nostro giornale in base al quale i tifosi potranno scegliere il giocatore che avrò dimostrato di eccellere per correttezza, lealtà e attaccamento ai colori gialloblù, doti che hanno fatto di Negali una delle leggende dell’Hellas. Per quanto riguarda la rosa attuale quindi, oltre a Bessa che ha vinto il Sante Begali nella passata edizione, nessuno è escluso visto che non sono arrivati rossi diretti. Fino a questo momento in vetta alla classifica c’è Daniele Verde, visto che l’estroso attaccante gialloblù non ha ricevuto nessun cartellino giallo in ben 1.406 minuti giocati, tra i fedelissimi di mister Pecchia. Dietro di lui un altro attaccante come Alessio Cerci, che come Verde non è mai stato ammoniti ma in meno minuti, 930. Al terzo posto Nicolas, sempre presente in campionato e reo di una sola ammonizione in 1.800 minuti, anche se il ruolo di portiere lo preserva dai contatti con gli avversari. Quarto Alex Ferrari, un giallo in 911 minuti, quinto invece Caracciolo con due ammonizioni in ben 1.440 minuti giocati. 

Sezione: Rassegna / Data: Mer 17 gennaio 2018 alle 10:00 / Fonte: L'Arena
Autore: Ilaria Lauria
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