E sono centootto in Serie A. Il gol è il suo pane quotidiano e non poteva certo farsi mancare un’occasione del genere. Sergio Pellissier decide il derby numero diciassette con una zampata, un po’ sporca, ma da vero attaccante ad appena undici minuti dal suo ingresso in campo. «È sempre bello segnare», sorride a fine partita, «mi alleno per quello. Per arrivare a poter buttare la palla dentro e, questa rete, è davvero importante. Per noi, per i nostri tifosi ed anche per la città». Protagonista, come non gli accadeva da tempo.

GOL PESANTE

Una marcatura nel derby per Sergio, del resto, non è una novità. A segno nel pareggio del maggio 2015, bis nella sfida persa il febbraio dell’anno dopo. «Mi mancava un gol da tre punti», esclama sorridendo. «Metterla dentro e vincere così penso che sia il sogno di tutti i giocatori che passano da queste parti». Onore a Pellissier, quindi, ma anche al Chievo che colleziona il sesto risultato utile consecutivo. «Era importante dare continuità proprio in questo senso», prosegue, «e stavamo rischiando di sprecare tutto. Però, l’orgoglio e la determinazione dei miei compagni è stato qualcosa di straordinario». Già, perché la vittoria dei ragazzi di Maran è stata forse più sudata di quanto si potesse immaginare alla vigilia. Il vantaggio di Verde, il rigore segnato da Pazzini e tanta lotta a centrocampo. «Ma queste gare sono sempre dure. La nostra fortuna è che l’abbiamo voluta a tutti i costi portare a casa. Questo ci ha dato la possibilità di approfittare dei loro momenti negativi completando la rimonta. Se avessimo mollato», aggiunge l’attaccante, «avremmo rischiato veramente di perdere pur essendo in superiorità numerica». Un equilibrio impressionante, quello del Chievo. Una squadra che va sotto, ma non si scompone. Anzi, continua a proporre il proprio gioco convinta ancor di più nel mantenere le proprie caratteristiche. «Il nostro più grande difetto è che non sappiamo gestire le partite», ammette candidamente. «Dobbiamo sempre cercare di attaccare e far gol, portare avanti il nostro gioco. È quello che siamo riusciti a fare solo in parte nel primo tempo ed anche nella ripresa quando loro ci hanno segnato. Non possiamo permettercelo».

INTRAMONTABILE

Poi, però, è arrivato il capitano. «Che ho pensato sul 2-2? Che volevo entrare e fare gol». Detto, fatto. «Scherzi a parte, questa è la riprova di quanto siamo coesi come gruppo. In questo senso, mi ha fatto un enorme piacere quando Hetemaj mi ha ceduto la fascia all’ingresso in campo. Un bel gesto, non smetterò mai di ringraziarlo. E poi, l’assist splendido di Cacciatore… Anzi, sapete che vi dico?», rilancia Sergio, «il mio gol vorrei dedicarlo a Nicolas Frey. Un ragazzo splendido che in questo momento non può giocare con noi (fuori lista, ndr) ma si merita soddisfazioni. Gli avrebbe fatto piacere partecipare alla festa». Bella dedica, da uomo squadra vero. Così com’è sempre più bella la classifica del Chievo che, ad ottobre, ha già messo insieme quindici punti. «Non siamo ancora a metà dell’opera, però diciamo che siamo a buon punto», scherza Sergio a proposito dell’obiettivo salvezza. «Piuttosto di arrivare a fine campionato con la necessità di vincere a tutti i costi, i punti meglio prenderseli per tempo. L’importante è continuare così. Non siamo una grande squadra ma, come gruppo, potremmo anche diventarlo».

IL«CLUBDEICENTENARI»

Piedi a terra, ma i numeri invitano a guardare in alto. Anche quelli personali. La sfida tra i centenari del gol, Pazzini e Pellissier, finisce in parità: una rete a testa. «Ma lui è in vantaggio (da ieri sono 110 per l’attaccante del Verona, ndr)», se la gode ancora il capitano di Maran. «Spero di poter giocare molto per segnare ancora ma devo dire che mi fa molto piacere quando la mettono dentro anche gli altri che, come me, ne hanno passate tante in Serie A. attaccanti del genere, ormai, ce ne sono pochi in giro». Uno di questi potrebbe essere proprio il suo compagno Inglese, promesso sposo del Napoli che vorrebbe portarselo all’ombra del Vesuvio nel mercato di gennaio. «Beh, se parte, libera spazio per me», scherza Sergio. «Al Chievo ha la possibilità di giocare con continuità e dimostrare il suo valore. È un grandissimo attaccante e gli auguro, invece, di rimanere perché a noi la sua presenza fa bene». E l’Hellas invece? «Se gioca come ha fatto contro di noi, si salverà. Tranquilli». Parola di Sergio Pellissier, l’uomo del derby. 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 23 ottobre 2017 alle 14:30 / Fonte: L'Arena
Autore: Ilaria Lauria
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