Mister Pecchia ha solo un grande cruccio: Moise Kean. «Dispiace molto» esordisce in conferenza stampa l’allenatore a Peschiera, «lui finalmente cominciava ad essere una valore aggiunto per noi. Dispiace poi perchè è un attaccante ed in quel reparto abbiamo già avuto parecchie giornate di assenza con Cerci. Se giocherà ancora Kean? Il ragazzo scalpita ma l’infortunio è stato serio e bisognerà decidere anche con il club. Speriamo di averlo per il finale». Eccolo qui l’unico cruccio del mister a poche ore dalla sfida con l’Atalanta. Un avversario che proprio non ci voleva in questo momento di grande rincorsa per il VeronaPotessimo scegliere - racconta il tecnico -  «tanto dobbiamo affrontarli tutti e quindi sotto con l’Atalanta. Grande rispetto ma nessuna paura».

ALL’ANDATA. D’altronde a Bergamo il Verona prima di crollare sotto i colpi dei nerazzurri aveva giocato un grande primo tempo con Kean che sciupò almeno tre occasioni nitide davanti al portiere atalantino. «È vero avevamo giocato un’ottima partita, purtroppo mancammo in fase realizzativa. Una cosa che non dovrà capitare perchè loro non perdonano. Sono una squadra quadrata, con un'idea di calcio ben definita, che spinge molto e ha interpreti di qualità, soprattutto sulle fasce. Sta a noi giocare con grinta, attenzione e tanta voglia di vincere». E proprio difendendo basso e spostandosi a destra e sinistra con la linea difensiva quel Verona per quasi un’ora restò imbattuto con l’AtalantaVogliamo ripetere quel tipo di prestazione» prosegue Pecchia, «facendo entrambe le fasi con attenzione».

E IL VERONA? Pecchia è stato stimolato poi in conferenza dalla situazione dell’Hellas. «Valoti ha ripreso molto bene, così come Boldor» spiega l’allenatore, «Vukovic ha iniziato la settimana in ritardo, ma è a disposizione. Zuculini? Sta aumentando il suo minutaggio, è un giocatore coinvolgente per la squadra e per l'ambiente, anche tecnicamente lo vedo sempre più pulito e pronto. L'unico assente sarà Cerci, che però è in continuo miglioramento e la sosta sarà perfetta per farlo rientrare a pieno regime».Purtroppo come già riportato il Verona non avrà Kean, mentre per Cerci si è deciso di aspettare la sosta prima di riproporlo. «Avere questi due interpreti fuori è chiaramente una difficoltà in più» ammette Pecchiama tutti devono essere consapevoli di poter essere decisivi nel corso delle gare, di poter segnare. Ci deve essere un'anima di squadra, un tutt'uno».

CONTA LA TESTA. Il suo Verona, assenze a parte, sta bene di testa e Pecchia lo sa. ««La nostra posizione in classifica non è cambiata, ma ci troviamo in un momento positivo a livello psicologico» - prosegue il mister - tutta benzina per la squadra, bisogna alimentare questa positività con il giusto atteggiamento su ogni palla. Quello che conta, a prescindere dal modulo o dagli interpreti, è continuare a fare risultato. Tutti devono essere pronti e a disposizione, e di volta in volta sceglierò chi sta meglio fisicamente. Un esempio è Felicioli, che non ha giocato per diverse gare ma che ha fatto un'ottima prestazione nel derby, facendosi trovare pronto. Le vittorie fanno piacere ma ormai sono il passato, l'unica partita oggi è quella contro l'Atalanta: quello che dirà il campo lo vedremo, ma noi giochiamo per il massimo risultato. Il Verona è un patrimonio dei veronesi, della città, dei tifosi, e va tutelato stando vicino a questi ragazzi, che vogliono offrire sempre prestazioni all'altezza».

QUALE UNDICI. Difficile stabire chi sceglierà all’inizio Pecchia, che dovrà gestire un po’ di abbondanza a metacampo. Ritornano Romulo e Valoti ma non è detto che giochino entrambi. È probabile ad esempio che vengano riconfermati in mediana Buchel e Calvano con Romulo a destra e Felicioli, fra i migliori nel derby, a sinistra davanti a Fares. Detto ciò e visto l’entità dell’infortunio patito Valoti potrebbe partire dalla panchina. Verrà risparmiato ancora Cerci. L’Hellas giocherà con Nicolas, Ferrari, Caracciolo, Vukovic e Fares A metà campo ecco Romulo, Calvano, Buchel e Felicioli. Verde e Petkovic le punte.

Questa potrebbe essere la formazione iniziale. Pecchia spera ancora nell’aiuto del pubblico gialloblù. Anche se : «il Verona è un patrimonio dei veronesi» conclude Pecchia, «della città, dei tifosi, e va tutelato stando vicino a questi ragazzi, che vogliono offrire sempre prestazioni all'altezza». • 

Sezione: Rassegna / Data: Dom 18 marzo 2018 alle 12:30 / Fonte: L'Arena
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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