Un Hellas che segna poco, un Hellas che subisce tanto. Gol fatti con il contagocce, difesa spesso bucata dagli avversari. È il ritornello che si sente spesso ripetere dagli addetti ai lavori in una situazione che rimane sempre delicata con i gialloblù fermi nei bassifondi della classifica. Analizzando i numeri però, i dati del Verona non sono poi così lontani da quelli delle altre squadre invischiate nella lotta per non retrocedere. Con alcune squadre addirittura capaci di segnare meno di Romulo e compagni, fermi a 22 reti nelle 24 giornate di campionato giocate fino a questo momento, meno di una a partita. Le reti subite invece sono ben 48, con la media perfetta di due gol incassati da Nicolas in ogni sfida di Serie A, peggio ha fatto solo il fanalino di coda Benevento che ne ha subiti 56.

INCREDIBILE SASSUOLO. Quasi una rete ogni due gare, ma ben sette punti in più in classifica rispetto al Verona: è un dato davvero incredibile, perchè a quella quota si respira un’aria completamente diversa rispetto a quella rarefatta della penultima posizione. Massimo risultato con il minimo sforzo, o meglio con il minimo attacco, visto che il neroverdi riescono comunque a restare a galla segnando pochissimo, con 41 reti subite che non sono certo sinonimo di una difesa di ferro. Meglio di loro hanno fatto il Genoa ed il Crotone con 19 reti messe a segno, comunque tre in meno rispetto ai gialloblù. Ma se il Crotone di punti in più ne ha cinque (sei virtuali con il vantaggio negli scontri diretti), il Genoa ha addirittura 27 punti, ben 11 lunghezze avanti rispetto agli uomini di Pecchia.

GENOA BLINDA LA PORTA. Dalla sua parte però la squadra di mister Ballardini ha subito soltanto 25 reti, un numero bassissimo e superiore soltanto a quello delle prime quattro Napoli, Juventus, Inter e Roma. Appena peggio del Verona per quando riguarda i gol segnati hanno fatto i cugini del Chievo, 21 reti contro 22, riuscendo però a sfruttarle decisamente meglio visti i 22 punti in graduatoria, sei lunghezze avanti rispetto alla squadra del presidente Setti: per la truppa di Maran ci sono ben 41 reti incassate, comunque meno rispetto a quelle del Verona.

CAGLIARI. A pari dell’Hellas nella triste classifica dei gol fatti c’è il Cagliari, avanti di nove punti rispetto ai gialloblù e a quota 25, segnando comunque 22 reti: a fare la differenza però per i sardi è il dato difensivo, con soli 34 gol al passivo rispetto ai 48 di Nicolas e compagni. Andamento molto simile a quello degli uomini di Pecchia per la Spal, in netta difficoltà e vicina al cambio di allenatore: per i ferraresi un punto più in classifica e praticamente gli stessi gol, 23 fatti e 46 subiti, indice di una squadra comunque in difficoltà al pari dell’Hellas.

BOLOGNA ALL’ATTACCO. Destro, Verdi e Palacio, tanto per citare i migliori. Il Bologna vanta reparto offensivo di tutto rispetto con giocatori in grado di andare spesso a segno, come testimoniano i 29 gol segnati dalla squadra di Donadoni: i rossoblù inoltre hanno incassato “solo” 37 gol, uno dei dati più bassi tra le squadre comunque vicine alla zona pericolosa, con l’abbinata di difesa e attacco che frutta al Bologna 27 punti, ben 11 punti sopra i gialloblù con una situazione ed uno stato d’animo completamente diversi. La peggiore tra le formazioni della fascia bassa rimane il Benevento, sia come gol fatti che come reti subite, ma ormai il campionato dei campani forti di soli sette punti in classifica sembra compromesso senza possibilità di risalita. Servono più gol fatti quindi al Verona per sperare nella salvezza, ed una difesa pronta a chiudersi meglio, ma non solo: perchè anche con poche reti si possono centrare punti pesanti, il Sassuolo insegna. Le soluzioni possono essere diversi. Ma il Verona deve trovarle al più presto.

Sezione: Rassegna / Data: Ven 16 febbraio 2018 alle 09:00 / Fonte: L'Arena
Autore: Camilla Dalloco
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