«Ora noi o risorgeremo come squadra o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l’altro, fino alla disfatta. Siamo all’inferno adesso signori miei, credetemi e possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi oppure aprirci la strada lottando verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell’inferno un centimetro alla volta...». C’è poco da fare, coach Al Pacino nel film «Ogni maledetta domenica», pronuncia un discorso negli spogliatoi che ogni atleta vorrebbe sentire. Pecchia assomiglia, almeno nel fisico, ad Al Pacino. L’allenatore dei gialloblù come Tony D’Amato, il coach degli «Sharks» e poco importa se uno è football e finzione, perchè il messaggio è lo stesso.

PARTITA DOPO PARTITA
«Le pareti dell’inferno» per l’Hellas hanno le sembianze dell’Atalanta, dell’Inter e via via di tutte le altre. Punto a punto i gialloblù ormai sono «costretti» a lottare fino in fondo. La vittoria con la Fiorentina ha ridato fiducia ad un gruppo che sembrava essere morto dopo il tonfo con il Crotone. L’uscita «emiliana» di Setti, ha tolto pressione al gruppo che si è aiutato con due risultati degni di nota, come raccontava Bruno Pizzul, contro il Toro e il Chievo. Due vittorie fondamentali per restare aggrappato alle pareti dell’inferno ed iniziare a risalire verso la luce.

PERICOLO NERAZZURRO
I prossimi due turni sono tutt’altro che agevoli per il Verona. Atalanta in casa e Inter fuori, rappresentano gli ultimi grandi ostacoli prima di una serie di partite alla portata del Verona. Dopo San Siro al Vigorito per il recupero dell’ottava giornata, poi ecco il Cagliari in casa. Nelle prossime quattro partite l’Hellas dovrebbe cercare di ottenere almeno cinque punti, dando per persa soltanto la partita al Meazza contro i nerazzurri di Spalletti. Pari con Atalanta e Benevento con vittoria col Cagliari. Non sarebbe davvero male, visto che Nicolas e compagni con altri cinque punti potrebbero raggiungere quota 27 punti. Significherebbe ipotecare un posto per restare in serie A.

FORTINO BENTEGODI
Dopo il Cagliari, il Verona avrà molti «matchball» in casa. Mercoledì 18 aprile alle 20,45 arriverà il Sassuolo di Iachini, battuto dai gialloblù all’andata con un secco 2 a 0, che costò la panchina a Bucchi proprio a beneficio dell’attuale mister dei neroverdi. Nuova trasferta indecifrabile per i gialloblù a Marassi con il Genoa, prima di rituffarsi nell’Arena di Piazzale Olimpia. Al Bentegodi infatti per la 35esima giornata ecco la Spal. A Ferrara giocando una grande partita, l’Hellas avanti di due reti non riuscì ad ottenere i tre punti. È giunto il momento di rifarsi con gli interessi. Insomma conti alla mano sono tre gli scontri diretti casalinghi per Nicolas e compagni. Nell’ordine Cagliari, Sassuolo e Spal.

SOLO L’UDINESE
Nelle ultime tre partite l’Hellas tornerà a San Siro, questa volta col Milan e poi chiuderà a Torino contro la Juventus. Rossoneri che saranno impegnati a centrare un posto nell’Europa che conta e poi, vorranno vendicare le tre reti subite dal Verona all’andata. E la Juve? Magari sarà appagata o arrabbiata. E chi lo sa. Difficilmente però i bianconeri regaleranno qualcosa. Meglio avere già una classifica solo da ritoccare per la salvezza e puntare nuovamente sul Bentegodi, dove per l’ultimo turno casalingo arriverà l’Udinese di Oddo. Un punto o tre punti? Non sarebbe male poter scegliere e centrare con una giornata di anticipo una salvezza che avrebbe davvero del miracoloso.

PECCHIA VERSO LA GLORIA?
Se i gialloblù si salvassero, sarebbe davvero una piccola, grande impresa. Una storia da film, un po’ come «Ogni maledetta domenica» di Oliver Stone. Regista sarebbe senza dubbio Filippo Fusco con nuovi attori come Vukovic, Petkovic e Matos, senza contare i vari Valoti, Calvano e Caracciolo. Poco più che debuttanti nel palcoscenico più importante. E poi ovviamente lui: Fabio Pecchia che come Tony D’Amato/Al Pacino avrà senza dubbio detto ai suoi prima della gara del Franchi contro la Fiorentina: «Ogni maledetta domenica si vince o si perde, resta da vedere se si vince o si perde da uomini».

Sezione: Rassegna / Data: Sab 17 marzo 2018 alle 09:45 / Fonte: L'Arena
Autore: Ilaria Lauria
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