L’Argentina che chiama. E magari fa riflettere. Bruno Zuculini ha lasciato il Verona in dieci in uno dei momenti più delicati della stagione. Espulso contro il Crotone. Un cartellino rosso fuoco. Rabbia e frustrazione nel momento in cui avverti che la battaglia con i guerrieri di Calabria è persa. Ma questo oggi è già passato remoto. E il tempo delle condanne non appartiene ancora al presente dell’Hellas. Il mercato, invece, regala spunti e provocazioni. Illazioni e illusioni. Magari anche stracci di verità. E una doppia notizia, che riguarda proprio il centrocampista argentino del Verona. Per lui sarebbe pronto a muoversi il River Plate. Interesse cauto, per il momento. Ma voce che merita di essere registrata. La terra natia che chiama. E che può diventare abbraccio materno nel momento in cui piovono massi di fuoco, qui a Verona. Ora, Zuculini è uomo di temperamento. L’agonismo, in eccesso, a volte può diventare cattivo compagno di viaggio. E «Zucu» (e pure il Verona) ha pagato un conto salato. E ad affare saldato, si guarda avanti. E all’alba del suo nuovo giorni Zuculini potrebbe trovare una storia nuova. Sempre che l’Hellas prenda in considerazione l’ipotesi di potersi privare di un giocatore di questo stampo. Generoso. Fino all’autolesionismo. Ma non finisce qui. Perché nella giornata schizofrenica di ieri, passata per lo più ad inseguire legate al futuro di Fabio Pecchia, ha trovato spazio un altro sussurro legato all’argentino. Su di lui muove pure la Fiorentina. Prossimo avversario del Verona in campionato. Il profumo del Giglio, a volte, può avere effetti sorprendenti. Pure la Fiorentina, come il vecchio Verona, non se la spassa. Reduce da un pesante ko a Genova contro la Sampdoria. Alla ricerca di una quadratura del cerchio che manca da tanto, troppo tempo. Il temperamento di Zuculini pare essere molto apprezzato in casa Viola. E il richiamo di una delle ex sette sorelle d’Italia potrebbe anche suscitare interesse. Non solo in Zuculini. Ma anche nell’Hellas. Ma qui entrano in ballo equilibri e buon senso. Perché oggi il Verona non può vendere o svendere. Anzi, deve trovare nuova linfa e nuove forze. E con Pazzini e Bessa potenzialmente uomini mercato, risulta difficile pensare anche ad un addio di Zuculini. Ma forse la realtà è molto diversa da quanto dipinge la Grande Voce del mercato. Ieri, intanto, visite mediche per Jagos Vukovic, il nuovo centrale difensivo consegnato da Filippo Fusco al Verona.

Sezione: Rassegna / Data: Mar 23 gennaio 2018 alle 12:15 / Fonte: L'Arena
Autore: Ilaria Lauria
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