I l numero di telefono è lungo come un cross di Piero Fanna. Il suo «Hello, who’s speaking» invece, dura lo spazio di qualche secondo. «Si, si mi ricordo. In italiano per favore se non ti dispiace». Lui è Joe Jordan. L'ariete scozzese che negli settanta tramutava in gol tutto il “fosforo” che Gemmill, una specie di Roberto Baggio delle Highlands, spargeva per il campo. Jordan ha vinto col Leeds, poco con il Manchester United ed in Italia è approdato troppo tardi. Applausi e qualche fischio nel Milan, amore vero nel Verona di Bagnoli. L'hanno sempre chiamato «Lo squalo» perchè quando giocava si toglieva la protesi. Denti incisivi sacrificati nel nome del gol. I tifosi gialloblù lo amano ancora e molto. Lui disponibile con tutti, grande professionista e uomo spogliatoio. Ha allenato e ha fatto anche il vice. In queste vesti, con il Tottenham, pochi anni fa, ebbe un battibecco proprio a San Siro con Rino Gattuso, allora capitano del Milan e attuale tecnico dei rossoneri.

Joe, come sta? Molto bene. Mi sono allenato anche questa mattina e ora mi sto preparando per la cena. Ho visto il Verona. Ma come si fa a non chiudere la gara con la Spal...

Sul serio ha visto l'Hellas? Riesco a vedere molte partite qui a Bristol. I gialloblù li ho vistia nche col Torino. Peccato che non si sia chiusa la partita. Bisogna far punti. E Pazzini, perchè non gioca? Tendinite e poi a volte scelte tecniche...

Conosco troppo poco per poter dare dei giudizi. L'allenatore avrà sicuramente come si dice, il pugno, no il polso delle cose...

Va bene uguale, complimenti per l'italiano... Si mi piace parlarlo. Dicevo Pazzini l'ho visto far gol con l'Italia contro l'Inghilterra ero presente a Wembley quel giorno. Lui ha un bell'anticipo sul difensore ma bisogna servirlo con palle tese e magari sul primo palo. Però questa è una mia idea. Massimo rispetto per lui e per il suo allenatore.

Disastro l'Italia o no? «Absolute!» Una tragedia. Anche la Scozia ha fallito Russia 2018 ma non è l'Italia, dai. Per voi come mai? Allenatore o giocatori? Di chi è la colpa?

Dura a dirsi, diceva del Verona? Guardo la classifica e vedo i tifosi allo stadio. Non lo meritano. Non dico lo scudetto o le Coppe ma deve restare in serie A. Meno male che segna Cerci. Anche lui lo conosco bene, come calciatore si intende. Bravo e tecnico. Poi ho letto su internet una sua intervista.

E il Milan? Non ho visto la partita di Coppa vinta dai rossoneri. Troppo facile. Meglio per il Verona che può concentrarsi solo sul campionato. Domenica al Bentegodi vero? Partita strana.I gialloblù possono far punti. Loro hanno speso tanti soldi ma nel calcio non bastano. Ho visto Milan-Bologna. Hanno vinto mah...

Lo dice perche c'è Gattuso... Si l'ho rivisto in tv. Lui ha sostituito Montella. Spero che faccia bene col Milan. Ci vuole tempo però.

Ma pochi anni fa in Champions, Ricorda? Ero in panchina con il Tottenham, lui era nervoso. Per me sono cose che capitano in campo. Ero tranquillo, lui meno. Succede per me era già finito tutto lì.

Del Milan chi sente? Il club, come del resto il Verona, si ricorda di me. Quando vado a Milano con mia moglie a trovare mia figlia loro mi recuperano i biglietti per la partita. Dei miei ex compagni sento Tassotti.

 E del Verona? Con i gialloblù è un'altra cosa. Ero a fine carriera ed ho fatto poco ma la gente mi ha voluto bene. Una storia incredibile. Tifosi «lovely», veramente. Fanna, Volpati e Galderisi amici veri ma un po' tutti gli altri. Anche Gigi Sacchetti. Mi hanno mandato un video che «Nanu» stava cantando, faceva il karaoke. Lui molto bravo anche come cantante, non solo come bomber. Che bel gruppo, salutatemi anche mister Bagnoli.

 Cosa manca oggi? Non lo so. Sono qui a Bristol, lontano da Verona, come faccio a dirvelo. Credo che in quegli anni si fosse stabilito un rapporto unico fra la società e la città. Nei grandi club è diverso ma in società come il Verona è fondamentale. In campo dai qualche cosa in più sempre, perchè senti che tutti ti spingono, che soffrono con te in campo.

Ha voglia di tornare ad allenare? Si anche se non è male stare a casa tranquillo. Il calcio è la mia vita, adoro questo sport. Però se qualcuno ha bisogno di me, sa dove trovarmi.

A proposito Joe, tanti auguri... Grazie molte, vi siete ricordati. Si sono 66 anni, sono un nonno giovane, almeno io la penso così...

Sezione: Rassegna / Data: Ven 15 dicembre 2017 alle 09:30 / Fonte: L'Arena
Autore: Ilaria Lauria
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