Fuori c’è rabbia, contestazione, insofferenza. La pazienza è finita. I tifosi dell’Hellas non ne possono più. E il bersaglio è uno solo: il presidente Maurizio Setti, beccato durante la gara, contestato alla fine. Non può essere Fabio Pecchia il bersaglio di un popolo che ama la squadra in modo indefesso. E Pecchia la squadra la partita l’aveva fatta, portandola quasi a casa, andando in vantaggio due volte, recuperando Cerci. Poi il patatrac in tre minuti: «Ancora non mi capacito, non posso rimproverare nulla ai ragazzi. Siamo andati due volte in vantaggio, Cerci può fare la differenza».

Notte di riflessione sul suo futuro si saprà di più oggi. Notte di riflessione, ma Guidolin, Iachini, Colantuono sono in attesa. Sembra escluso un ritorno di Mandorlini. Donadoni, dall’altra parte, festeggia per i tre punti: «Ma solo per il risultato. Certi giocatori di qualità (sembra si riferisse a Verdi, ndr) devono capire che il calcio è fatto di sacrificio, sofferenza, entusiasmo e devono fare bene le cose. Destro ha segnato, può fare meglio perché ora si sta allenando bene e lavorando così può farne anche 16 di gol. Il cambio di Masina? E’ stata una lezioncina». Donsah, il mattatore, parla del suo idolo: «È Nainggolan: cerco di imitarlo e di seguire il suo esempio. Il secondo portiere Da Costa mi ha detto di tirare, c’ho provato»

Sezione: Rassegna / Data: Mar 21 novembre 2017 alle 12:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Ilaria Lauria
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