Senza più bonus a disposizione, con la consapevolezza di ritrovarsi di fronte a una montagna che non può più attendere di essere scalata. La settimana di lavoro che ha preso il via ieri al centro Fabbri è di quelle in grado di cambiare il corso di una stagione. La sliding door della Spal è racchiusa nei 180’ che la vedrà opposta a Verona e Benevento, le due squadre che sin qui hanno fatto peggio e che come tali rappresentano due prede di capitale importanza per tracciare la via che conduce alla salvezza. Due squadre che Semplici e i suoi ragazzi conoscono bene, quantomeno per averle affrontate nella passata stagione in B (col Benevento ci fu persino l’incrocio in Supercoppa di Lega Pro nel maggio 2016), condividendo le gioie del ritorno nella massima serie. Qualcosa che oggi ha le sembianze di un incubo pensando a ciò che potrebbe accadere a fine maggio se le cose dovesse seguitare ad andare in questo modo.

TORNANO IN TRE
Una volta tanto però i tre giorni di riposo concessi da Semplici sono serviti. Perché l’infermeria di colpo è andata svuotandosi, riconsegnando tutti assieme in una sola volta Antenucci, Salamon e Vaisanen. Nessuno dei tre era convocato nella trasferta dell’Olimpico di venerdì scorso, tutti e tre viaggiano spediti con la convinzione di poter dare un grosso contribuito in vista della sfida di domenica prossima col Verona. Buone le sensazioni provate da Antenucci, che ha rispettato appieno la tabella di marcia e avrà quattro giorni davanti a sé per convincere Semplici a riconsegnargli da subito una maglia da titolare al fianco di Paloschi, che ad oggi sembrerebbe essere l’unico inamovibile del reparto. Con la squalifica incombente di Felipe diventa prezioso anche il recupero dei due nazionali di Polonia e Finlandia che in difesa si giocheranno due maglie con Oikonomou e Cremonesi, dal momento che un posto sarà certamente appannaggio di Vicari. In via Copparo si sono rivisti anche Meret e Costa, che non sembrano così lontani dal ritorno alla normale attività. Assente Konate, che di fatto ha già chiuso il suo 2017.

IN CASA PROPRIA
Prima di far ritorno a Ferrara, ospite all’inaugurazione di un impianto sportivo a Tavarnuzze, piccola frazione del comune di Impruneta dove è nato 50 anni fa, Semplici è tornato a parlare per la prima volta dopo la sconfitta di Roma e le polemiche seguite alla direzione di Abisso, senza però voler accampare alibi: «Il ko è figlio dei nostri errori, oltre che della forza della Roma. A volta ci sono degli episodi che possono condizionare un incontro, ma non dobbiamo pensarci. Abbiamo fatto esperienza in queste prime 15 giornate, ora è il momento di cambiare passo e le due gare alle porte rappresentano l’occasione migliore per farlo. Al mercato non ci penso: con 5 gare da giocare nell’arco di un mese sono altri i pensieri, poi più avanti si vedrà».

Sezione: Rassegna / Data: Mer 06 dicembre 2017 alle 13:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Ilaria Lauria
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