In vista della sfida tra Verona e Torino abbiamo sentito il pensiero di un doppio ex come Claudio Ferrarese, talentuoso centrocampista, veronese doc, che nella sua lunga carriera da professionista ha vestito sia i colori gialloblù che quelli granata. Uno che, nonostante il suo peregrinare in molte squadre italiane, i colori gialloblù li sente sicuramente cuciti addosso.

Nelle ultime due partite il Verona ha disputato due ottime gare, incamerando tuttavia due sconfitte, peraltro immeritate. Molti applausi ma nessun punto. Serve forse affrontare la partita con un diverso atteggiamento ? «Non credo sia un problema di atteggiamento. In entrambe le gare hanno sicuramente influito alcuni errori difensivi, soprattutto nella fase finale quando l’attenzione e la concentrazione rischiano a volte di venir meno. I gialloblù, a questo punto della stagione avrebbero potuto a avere qualche punto in più tuttavia devo dire che è sempre un piacere vedere giocare la squadra di Juric. Secondo il mio parere il bicchiere bisogna considerarlo mezzo pieno. Si tratta eventualmente solo di un problema di risultato e non di gioco. I punti, sono sicuro, arriveranno ».

La retroguardia gialloblù ha subito sei reti in due partite, dopo avere subito solo undici gol nei precedenti tredici incontri. Secondo te quali possono essere le chiavi di lettura? « Senza togliere alcun merito a chi ha giocato, credo che l’assenza di Kumbulla, l’infortunio di Bocchetti e la squalifica di Gunter, che hanno costretto Juric a rivedere più volte la composizione del terzetto di difesa, possano avere in un certo senso influito. Giocare con diversi interpreti - solo Rrhamani è sempre stato presente, fa giustamente notare Ferrarese - mette in conto la possibilità di qualche errore che, tuttavia, deve essere sempre letto come errore di reparto e non del singolo».

Chi ti piace di più della squadra di Juric? «Su tutti mi piace moltissimo - ma non credo di essere l’unico - Amrabat, un centrocampista veramente forte che conoscevano in pochi. Anche Zaccagni sta disputando un ottimo campionato come del resto Kumbulla, Rrhamani e Silvestri. Possiamo dire che quest’anno nella squadra gialloblù ci sono tante belle sorprese ».

L’avversario di domenica è il Torino, una squadra forte con obiettivi sicuramente diversi da quelli scaligeri. « I granata sono una compagine molto forte, ben strutturata, dotata di ottime individualità. Domenica, poi, dopo l'infortunio, dovrebbe rientrare dal primo minuto Belotti , uno dei giocatori più forti - che non scopro certo io - centravanti della nazionale ma, soprattutto, attaccante capace sempre di trovare la giocata vincente in grado di risolvere una partita».

A Torino in queste settimane la squadra è stata spesso oggetto di contestazioni, per risultati non ancora del tutto allineati agli obiettivi di inizio stagione. Per la tua esperienza personale, tu che hai vestito la maglia granata, come vive la squadra situazioni come questa? « Torino è una piazza molto difficile che conosco molto bene essendoci stato da calciatore per una stagione e mezza. La contestazione si avverte forte anche perchè la maglia granata è una maglia che pesa. La vittoria ottenuta contro la Fiorentina ha riportato almeno un po’ di serenità in un ambiente che ne aveva sicuramente bisogno».

Domenica che partita ti aspetti ? « Domenica tutte e due le squadre hanno interesse a raccogliere qualche punto, ancora meglio il successo pieno. Sarà sicuramente una bella partita. Pronostico? Difficile farlo, mi aspetto una partita aperta a qualsiasi risultato ».

La scorsa settimana hai superato l’esame per poter esercitare la professione di direttore sportivo per il quale ti facciamo i nostri complimenti. Quali sono le tue aspettative per quella che dovrebbe diventare la seconda parte della tua carriera sportiva? « Sono molto contento di questo diploma che rappresenta un deciso passo in avanti riguardo al mio percorso di crescita professionale. Ora potrò esercitare la professione di direttore sportivo anche in squadre professionistiche. Per il momento cerco di svolgere al meglio il mio attuale incarico con il Levico Terme ( compagine di serie D trentina ndr) tuttavia mi piacerebbe nel prossimo futuro iniziare a scalare di qualche categoria, magari iniziando anche da una società di Lega Pro. L’importante, naturalmente, è trovare società sane con progetti sportivi seri ».

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 13 dicembre 2019 alle 10:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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