Mancano poco più di 24 ore ad una delle partite più importanti di questo girone di ritorno, da poco incominciato. Quella giocata domenica contro la Roma di Garcia, è stato un match visto da molti come un dentro – fuori per Mandorlini. Un’altra sconfitta avrebbe probabilmente segnato un suo esonero definitivo da parte della società. Per fortuna, le cose sono andate in maniera positiva: un punto portato a casa, contro un avversario non in perfetta forma, da diverse settimane chiacchierato negativamente sulla stampa sportiva e non solo, visti gli evidenti cali di performance e solidità avuti. Ne sono una prova i ben 6 pareggi fatti segnare nelle ultime 7 sfide giocate, compresa quest’ultima del Bentegodi

Però, si sà, la Roma resta sempre una squadra di livello, seconda forza in classifica: i giallorossi avrebbero voluto tranquillamente invertire la loro stancante e demotivante serie di pareggi, ma gli uomini di Mandorlini hanno rimandato ulteriormente questo loro “desiderio”. In ogni caso, il Verona della scorsa domenica, lascia ben sperare per la partita che si disputerà in terra sarda: da sottolineare che, il ritorno di Jankovic come titolare, dopo 3 mesi di assenza, non è stato assolutamente  indifferente. Grazie a lui, infatti, e grazie alla seconda da titolare di J. Gomez, mister Mandorlini ha potuto riadottare il vecchio e glorioso 4-3-3, garantendo ai gialloblù la loro naturale qualità di gioco.

Eppure, il Verona della scorsa domenica, non sembrava nemmeno fratello di quello visto in campo nella disfatta di Genova; quest’ultima, una sfida ricca di errori, più o meno evitabili, soprattutto nel reparto difensivo da parte dei gialloblù. Tuttavia, seppur sconfitto, l'Hellas è riuscito ad accorciare le distanze per ben due volte: un fattore da considerare, eccome! Altra storia, invece, la sfida interna coi giallorossi dove i giallobù, sono riusciti a gestire con molta professionalità la rete dello svantaggio di capitan Totti, andando così ad agguantare il pareggio per opera di Jankovic.

Ed è proprio sul serbo e su J. Gomez che mi vorrei soffermare: il primo, come detto prima, tornato titolare dopo una lunga assenza, si è dimostrato subito al servizio della squadra, facendo esaltare quella che da sempre è stata la sua caratteristica, e che lo ha reso famoso ai tempi del Genoa: tiri potenti dalla distanza e molta aggressività di gioco, sia in situazioni di palla attiva che passiva. Il secondo, più giovane di solo un anno, si è distinto soprattutto nella partita di Marassi, con una traversa centrata ed una conclusione di poco a lato. Non sarà garantita la sua disponibilità per Cagliari, considerando il continuo lavoro fisioterapico e di palestra, svolti in settimana. Solo più tardi, quando verrà resa nota la lista dei convocati, sapremo se farà parte o meno della causa sarda.

Individualità a parte, gli uomini di Mandorlini sembrano aver recepito il messaggio: portare al più presto l’Hellas alla salvezza, con un punteggio da far dormire a tutti sogni sereni. Ed è questo ciò che ci si aspetta dai gialloblù: la squadra, talvolta, è sembrata essere eccessivamente immatura, troppo sbadata e distratta. Si sa, gli errori si pagano a caro prezzo. Infatti, questa è stata la ragione per la quale l’impegno proliferato in campo con la Roma è andato crescendo, dopo un piccolo deficit di concentrazione a Genova.

La mia visione generale, risultati a parte, è quella di un Verona consenziente e abbastanza maturo da poter continuare a permanere nella massima categoria. Le potenzialità non mancano: non dimentichiamo la presenza in rosa di players veterani di livello quali Toni, Saviola piuttosto che gli emergenti e talentuosi Tachtsidis, Sala e molti altri ancora. E questa mio pensiero, viene confermato e ribadito sul terreno di gioco: infatti, anche se sconfitto, il Verona sa come e quando tirar fuori la giusta grinta, rendendosi conto dei diversi scenari che ciascuna gara offre. Lo si è visto a Palermo quando, perlomeno, ha cercato di riportare la partita sul binario del pari. Molto di più a Marassi, dove gli uomini di Gasperini si sono visti accorciare le distanze per ben due volte: un messaggio dal significato forte, al quale si aggiungono le due clamorose occasioni di J. Gomez; tutto ciò, quasi a voler far capire che la formazione in campo, ben o male, riusciva ancora a trovare la quadra giusta.

Dovranno essere questi i presupposti giusti, per portare a Mandorlini ed i suoi a fare risultato contro gli uomini del mister sardo, Zola. E tutto ciò, lo potremo vedere solamente domani a partire dalle 12.45, presso lo stadio Sant’Elia di Cagliari in occasione, appunto, della 25^ giornata di Serie A.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 28 febbraio 2015 alle 07:00
Autore: Riccardo Rossi / Twitter: @rickyreds94
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