Le dichiarazioni rilasciate da Gennaro Troianiello a gianlucadimarzio.com:

 

"Quest'anno davvero non me l'aspettavo, sono diventato una sorta di idolo, un personaggio. Qui è fantastico, sto da dio. A Verona il calore è unico, esco per strada felice, sereno. Col sorriso e il desiderio di stupire. Mi diverto, amo questo posto.

Il calcio? Iniziai per passione, era l’unico modo per distrarmi dalla dura realtà. Usavamo il pallone in ogni spazio disponibile, nei vicoli, in tutte le strade di Napoli. Poi mi mandarono in un convitto di suore a Lauria, in Basilicata. Oggi comunque mi dimentico delle difficoltà dell’infanzia, perché il calcio mi ha solo aiutato: col primo contratto comprai casa e mi sistemai.

Promozioni? Una dietro l’altra, sì: Siena, Sassuolo, Palermo e Bologna, e ora Verona.

Il ds Fusco? A lui devo tutto, ha sempre creduto in me, prima come calciatore e poi come persona.

Io uomo di spogliatoio? Ho ancora moltissimo da dare. La mia caratteristica è la spontaneità, non mi preparo nulla quando creo lo show; dicono che io 'faccia spogliatoio', in realtà è il pubblico che mi carica.

I riti del nostro spogliatoio? Non ve li dico. Però la musica non manca mai, è quasi un allenamento. E poi ballo a più non posso; Franco Zuculini suonava e io cantavo.

La Serie A? Io sono sempre sincero: ora ho in testa solo la festa. Penso a noi, alla squadra, alla gioia. È stata una liberazione, per tutti. Non so dove sarò domani, ora non mi interessa. Con la piccola Sofia è tutto ancora più bello.

Il rapporto coi compagni? Esco sempre con Coppola, lo conosco dai tempi del Siena. In panchina c’era Conte, Antonio umanamente mi ha insegnato tanto. A spasso però vado tanto anche con Luppi e Caracciolo. Insomma, tra famiglie usciamo spesso."
 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 22 maggio 2017 alle 13:00 / Fonte: gianlucadimarzio.com
Autore: Giorgia Segala
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