Sono queste le parole rilasciate da Marco Silvestri, nel corso della conferenza stampa di presentazione tenutasi nel pomeriggio odierno presso la sede di via Francia. Portiere, classe 1991, proveniente dal Leeds nel quale ha militato da 3 anni a questa parte, pronto per questa nuova avventura in maglia gialloblù nella quale auspica di poter mettere in mostra tutto il proprio valore e talento. Vestirà la maglia numero 17. Ecco le sue parole:

 

Come mai arrivi all'Hellas Verona? "Al Leeds non riuscivo più a starci, sentivo la distanza e la mancanza dell'Italia: la chiamata dall'Hellas è arrivata, ed ho accettato immediatamente. Nel giro di pochi giorni abbiamo concluso la trattativa, dopo essermi confrontato con le dirigenze sia dell'Hellas che del Leeds. Ringrazio infatti i dirigenti di ciascuna per avermi permesso di essere qui ora, a vestire questa maglia".

Come mai non hai proseguito il percorso al Leeds? "Mentalmente non ero più in grado di continuare a vivere in una città così, pur essendo formata da numerosi abitanti; chiunque è appassionato di calcio a Leeds, e si parla prevalentemente di quello. Avevo il grosso desiderio di rientrare in Italia, e grazie a Setti e Fusco ce l'ho fatta! Ho firmato un contratto di 4 anni, e questa per me è davvero una grande soddisfazione".

Maglia da titolare o chioccia a Nicolas? "Nessuno mi ha detto giocherai o non giocherai, e nemmeno io l'ho chiesto. Nicolas ha giocato 42 partite lo scorso anno, quindi è un portiere più che affidabile. Avere comunque della competizione farà bene ad entrambi. Ho trovato un ottimo ambiente, italiano, e Nicolas e Coppola sono due ottimi colleghi".

Conoscevi già qualcuno in rosa? "Mi piace questo gruppo, mi sono ambientato subito e sono subito stato messo a mio agio; nello specifico non conoscevo nessuno, però sono stato messo nelle condizioni ideali per lavorare bene".

Che giudizio dai alla tua carriera fino ad oggi? "Ho 26 anni, ho giocato 92 partite ed una buona % di queste in Premier, un campionato a mio giudizio difficile. Ho fatto tanta gavetta, pur non avendo mai giocato con la maglia del Chievo. Sono soddisfatto per aver, a 26 anni, superato quota 150 gare ufficiali giocate. E' importante aver la fiducia del team, ed essere secondo non è mai stato facile: questo significa dover dimostrare il tuo valore durante tutti gli allenamenti, e sarà una cosa che continuerò sempre a fare".

Come ti senti in questo momento? "Lo scorso anno ho giocato solamente in 6 gare ufficiali, e credo riprenderò presto la forma fisica ideale. Lo sto facendo per la squadra, per il mister, e per cercare di essere pronto quando verrò chiamato in causa. Dovrò cercare di abituarmi anche alla temperatura che c'è qui a Verona, dato che in Inghilterra faceva molto meno caldo rispetto a qui". 

Eri stato in prestito al Cagliari, dove peraltro sei stato protagonista a fine stagione... "Al Cagliari ero il secondo portiere: ricordo di essere subentrato ad Avramov, espulso nell'ultima di campionato - dove il Parma era il nostro avversario - e non dimenticherò mai che in quella stagione ci salvammo proprio all'ultima gara. Tra l'altro ricordo anche di aver parato una punizione a Cassano, tirata in modo talmente potente che mi ruppe un guanto".

Qual'è il tuo stile di gioco? "Mi faccio rispettare dai miei compagni, e mi piace giocare molto anche coi piedi; questo lo devo alle 98 partite che ho giocato in Inghilterra, un paese nel quale quasi tutti i portieri sanno ben destreggiarsi non solamente con le mani, dando una grossa mano in fase di impostazione del gioco".

Come vedi i tifosi dell'Hellas? "Sono l'arma in più per questa squadra, non sono inferiori a nessuno e penso ci daranno una grossa mano ad affrontare le sfide al Bentegodi".

Che differenza ha fatto vestire prima la maglia del Chievo, poi quella dell'Hellas? "Non sono la stessa cosa, si vive un ambiente completamente differente: la tifoseria, la squadra, lo staff... tutt'altra atmosfera!". 

Chi è il tuo idolo? "Buffon, ovviamente! Anche se in realtà osservavo un po' tutti i miei colleghi, considerando che in Serie A ce ne sono davvero tanti di estremi difensori in gamba, e Coppola ne è un esempio". 

Cosa ci dici di questa Serie A? "Sulla carta si danno sempre giudizi che poi nella realtà magari non corrispondono, si veda il caso Crotone lo scorso anno. Tutte possono giocarsela, a carte pari, ed anche il Verona farà una bella stagione".

Il ruolo del portiere nel calcio moderno? "Protagonista del gioco, che alimenta l'azione: si veda l'esempio del Barcellona e del Bayern Monaco, parlano da sé...".

 

E' tutto pronto per l'arrivo di Silvestri, la cui conferenza di presentazione comincerà a breve. 

Benvenuti alla webcronaca della presentazione ufficiale alla stampa di Marco Silvestri, nuovo portiere gialloblù arrivato dal Leeds nel corso di questa campagna di calciomercato targata estate 2017. 

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 01 agosto 2017 alle 14:30
Autore: Riccardo Rossi / Twitter: @rickyreds94
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