Le dichiarazioni di Maurizio Setti sulla situazione con Pazzini:

“Pazzini tutt’ora è un giocatore del Verona. Mi ricordo che il primo anno è stato massacrato quando è entrato in campo al posto di Toni, perché per era al suo livello. Durante il primo anno, Pazzini ha giocato facendo infiltrazioni al ginocchio quindi non era al massimo della forma fisica. Il secondo anno, invece, è stato messo al centro del progetto e la squadra è stata programmata in funzione delle sue caratteristiche. Nel campionato di Serie B avrebbe anche potuto fare 35 gol, ma nonostante tutto è stato capocannoniere della Serie B. A giugno è stato fatto un discorso ben chiaro a Pazzini, gli è stato spiegato che sarebbe stato paragonato a tutti gli altri perché essendo in A tutti avrebbero dovuto dare il massimo. Chiaramente per Pazzini pensare di dover fare tutto come gli altri, non è andata giù. Il problema di Pazzini non è un problema né di Fusco, Pecchia o della società, però il fatto di dover creare una squadra con certe caratteristiche, questo ha fatto sì che Pazzini non poteva essere sempre il protagonista. È stato detto che abbiamo mandato via Pazzini perché non riuscivamo a pagare il suo stipendio, questo non è vero perché continuiamo a pagarlo come prima.

Per Zuculini il fatto che ha l’opportunità di giocare in una squadra che è considerata la Juventus dell’Argentina è una grande soddisfazione per lui, ma il Verona resta comunque in parte proprietaria del giocatore. “

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 16 febbraio 2018 alle 13:00
Autore: Ilaria Lauria
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