Un Direttore Sportivo che va, un altro che viene. In questo caso, non è proprio così. Anche perché, ben o male, Sean Sogliano è sempre stato visto come un ottimo e bravo uomo d'affari da quando è approdato all'Hellas Verona. Un'opinione maturata tale, non solo da parte dell'intero entourage scaligero, ma anche da altre società. Non per niente, Sogliano più volte veniva accostato a grandi squadre nel corso di questa stessa stagione, quasi ai titoli di coda. 

Perché si può dire che il Verona sia stato fortunato, se non altro bravo, ad accaparrarsi questo DS, dopo essere stato una stagione alla corte di Zamparini, al Palermo?

E’ l'estate del 2012, il 9 giugno per l'esattezza, quando Sogliano firma con la società gialloblù. Un Verona che avrebbe incominciato la sua ultima stagione in serie B, per raggiungere così la massima serie in quella successiva. Da subito, l'ex difensore dell'Ancona, dirigente dal 2004, si fa notare per la sua intraprendenza ad accaparrarsi buoni players a basso costo: forse è una sua abilità, forse è un gioco insegnatoli bene in casa Zamparini, quest'ultimo espertissimo in tali circostanze (vedi Pastore, Sirigu, Dybala per citarne solo alcuni). Fatto sta che già al suo arrivo fa segnare diversi colpi di mercato quali Cacia, Bojinov (subito riceduto durante la sessione invernale) nella sola ultima giornata di mercato, senza dimenticare anche l’attuale centrale di difesa Moras

La stagione 2013/2014 è quella che segna il ritorno del Verona nella massima serie: durante la sessione di mercato estiva, precedente l'inizio di quella stagione che tanto portò bene ai gialloblù, al punto tale da far sfiorare loro l'accesso in Europa League, Sean Sogliano riesce a portare in terra scaligera, a disposizione di mister Mandorlini, diversi giocatori dei quali alcuni ancora all’interno della rosa gialloblù ed altri già ceduti la scorsa estate, ma che nonostante ciò non possono non essere citati: intendiamo Toni, Sala, Iturbe, Marques, Ròmulo, Jankovic.  

L’attuale bomber gialloblù, a quel tempo di fresca stagione giocata con la maglia della Fiorentina, viene acquistato a titolo gratuito proprio perché è la Viola stessa che decide di non rinnovargli il contratto per un altro anno, pensando (in maniera errata), fosse oramai arrivato a fine corsa. Iturbe viene invece acquistato con la formula del prestito con diritto di riscatto dal Porto, dalla Germania invece viene prelevato Sala a titolo definitivo, così come Jankovic dal Genoa, Marques dall’Atletico Mineiro. A metà di quella stessa stagione, il Verona si trova al quinto posto, facendo saltare una qualsiasi statistica realizzata a riguardo, e che di conseguenza suggerisce ai top team di sondare il terreno, per poter magari accaparrarsi qualche buon giocatore a rinforzo della propria rispettiva rosa. Infatti, nella sessione invernale, è Jorginho il primo ad essere ceduto (al Verona già dai tempi della Serie B): comproprietà col Napoli di De Laurentis!

L'annata successiva, vede Sogliano impegnato in una campagna acquisti più ridimensionata rispetto quella precedente: un Verona reduce da una classifica eccezionale, che vede focalizzare l’attenzione su giocatori abbastanza in risalto nel corso di quella stagione, da parte di top team quali Juve e Roma. Circostanza abbastanza prevista già a Gennaio, solo rimandata all’estate 2014. Infatti, lo stesso Ròmulo viene ceduto ai bianconeri con la formula del prestito con diritto di riscatto, Iturbe ai giallorossi a titolo definitivo, l’ex capitano Maietta al Bologna. Molte altre sono state le cessioni, e quasi una ventina sono stati i giocatori sostituiti nella rosa gialloblù, rimpiazzati con quelli che adesso formano il Verona attuale: Tachtsidis (dopo aver fatto una stagione alla Roma e una al Catania, in prestito), Nico Lopez (in prestito dall’Udinese), Obbadi, Valoti, Brivio, Martic, Benussi, Gollini, Sorensen, G. Rodriguez. Discorso a parte va fatto per i due acquisti più desiderati e sentiti dalla tifoseria scaligera: Saviola e R. Marquez. Entrambi avevano alle spalle passati di gloria, in squadre più o meno famose, ed il loro arrivo in gialloblù ha visto molto entusiasmo e molta fiducia in loro. Peccato però che l’ex Barcellona, sia stato schierato di rado titolare ed abbia presenziato davvero poco in campo; il messicano, invece, partito con qualche incertezza commettendo errori talvolta evitabili, e dopo essere stato assente dal campo per qualche settimana causa infortunio, ha incominciato ad acquisire maggiore fiducia nella retroguardia, mostrandosi più attento e meno impacciato nei movimenti.

Insomma, molti sono stati gli acquisti eccellenti adoperati dal DS Sogliano, soprattutto quando il Verona approdava in Serie A. Altrettanti i ‘miracoli’ finanziari che lo stesso DS è riuscito a fare: una plusvalenza di 7 milioni sul solo Iturbe (prima riscattato dal Porto per 15 milioni e qualche giorno dopo ceduto alla Roma per 22), poi su Jorginho cresciuto al Verona dal 2007, ceduto al Napoli con un elevato guadagno; quindi su Donsah che rimane a Verona per un solo anno (stagione 2013/2014), esordisce contro l’Atalanta a Bergamo, segna il gol vittoria, senza più vedere il campo fino a fine stagione: il Cagliari lo chiede a gran voce, la società di via Belgio glielo cede: 2 milioni è il suo prezzo. Per non parlare di Toni, acquistato a titolo gratuito e dimostratosi un’eccellente bomber per ben due stagioni di fila.

Il suo addio, dato ieri in conferenza stampa, non lascia molto ad intendere, e vede un Sogliano molto sintetico e molto breve nel salutare l'intera brigata gialloblù. Tuttavia, lo stesso DS, tiene a sottolineare che “l'Hellas Verona, in questi due anni di Serie A, è stata la società che ha speso meno per l'acquisizione dei calciatori e la gestione dell'organico. Tutte le operazioni di mercato sono sempre state condivise dalla parte amministrativa e dal presidente, Maurizio Setti”. Per lui, non si sa quale potrà essere il futuro: nulla è stato ancora deciso, l’unica cosa certa è che non rinnoverà il contratto col Verona il quale però gli sarà sempre riconoscente per l’ottima gestione finanziaria intrapresa, per il buon occhio nel cercare talenti nelle Americhe e per l’aver sempre avuto ottimi rapporti con la presidenza. 

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 29 maggio 2015 alle 18:45
Autore: Riccardo Rossi / Twitter: @rickyreds94
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