È proprio il caso di sottolineare quanta fatica abbia fatto il Verona per riportare la partita in parità, qualche minuto dopo il rigore subito, nella gara casalinga di lunedì, contro la Samp.
Però, chi non ha visto un Verona diverso? Un Verona più propositivo?
Sembrava si dovesse spaccare il mondo, fare la rimonta della storia. Quella che qualsiasi tifoso sogna e vorrebbe dalla sua squadra del cuore, sia essa il Verona o qualsiasi altra.

L'espulsione di Marquez, quindi il rigore realizzato da Eder, hanno portato i gialloblù in svantaggio di una rete a zero.
Ma è stato proprio in questa circostanza che è venuta fuori la squadra. Possiamo azzardare a dire, la squadra per definizione. Il modello da seguire!
Perché si sono visti gli uomini di Mandorlini costruire, cercare varchi e vie di fuga dalla loro metà campo, pesantemente insidiata dai doriani.
L'impegno aveva dato i suoi frutti: dopo un'occasione sfumata, Toni è riuscito a metterla, con un tap in vincente ad anticipare i difensori avversari.
Sentire un Bentegodi esultante, gremito di tifosi, è stata una cosa che, oramai, viste le prestazioni precedenti del Verona, stava giungendo sulla via del dimenticatoio.

Chissà cosa sarà passato in quegli istanti nella mente dei tifosi, chi da casa chi allo stadio.
Chi sognava la rimonta, magari la vittoria. Vedere la propria squadra reagire anche con un modulo abbastanza improvvisato, quasi mai utilizzato (il 3-5-2), pur contando l'assenza di uomini fondamentali, avrà indotto a pensare in grande. O meglio, ad una squadra di professionisti.
Purtroppo, però, i sogni non sono diventati realtà. Pur andando negli spogliatoi sul pari, la squadra di Mandorlini è ritornata in campo, nel secondo tempo regolamentare, forse troppo adagiata. E le conseguenze si sono viste: altre due reti subite e terza sconfitta consecutiva registrata.
Diciamo la verità: lo è stata, anche se in maniera leggera, anche subito dopo la rete dello svantaggio.

Che sia ancora il caso di incolpare la squadra per intero, come ha affermato più volte il tecnico scaligero in occasione di svariate interviste nelle ultime 2 settimane, oppure che sia il caso di attribuire più responsabilità ad un reparto che ad altri?
Opterei per la seconda, a mio avviso: imbarazzanti ed inammissibili leggerezze difensive, sono quel fattore cruciale che hanno influito ed influiscono negativamente sui risultati dell'Hellas.

Chiaro che giocare con un difensore in meno, dopo solo 26' di gioco, ha peggiorato eccome le sorti del match: chi non avrebbe incontrato difficoltà con un uomo in meno in campo, soprattutto quando si tratta di un difensore?
Sicuramente un'espulsione ingenua, ma che può starci. Da mettere in conto quando ti trovi davanti avversari del calibro della Samp di questa stagione.
Però, ciò non priva di colpe gli altri due difensori: Rodriguez (pur avendo giocato una gara discreta) ma, soprattutto, Moras!
Il primo un paio di chiusure poderose, ad evitare il tracollo. Il secondo, imbarazzante sopratutto in occasioni delle reti subite. Non ha trovato e non sta trovando il giusto feeling coi compagni di reparto.
Del centrocampo non sarebbe corretto parlarne viste le numerose assenze. L'attacco ha lavorato bene: buoni i movimenti e gli spunti di Lopez, ottima la prestazione di Toni (in miglioramento rispetto le scorse gare) che segna il momentaneo pareggio e sfiora il 2-3. Degno lavoro anche di Lazaros, a supporto dell'attacco.

Dopo essere stati rassicurati sul fatto che la panchina di Mandorlini sia ancora solida, non ci resta altro che sperare in un rientro, nel più breve tempo possibile, degli infortunati e che il mister tiri fuori dal cilindro quel fattore mancante al Verona, affinché arrivi la vittoria al più presto. Soprattutto in vista della prossima gara fuori casa con l'Udinese, reduce di vittoria a San Siro sull'Inter.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 10 dicembre 2014 alle 12:30
Autore: Riccardo Rossi / Twitter: @rickyreds94
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