Ad aprire la presentazione è il direttore Gardini che ha voluto dare il benvenuto per primo ai giocatori: "Siamo felici di dare il benvenuto ad altri due giocatori importanti. Avere in squadra dei giocatori con un certo curriculum e con una gran voglia di mettersi in mostra è un buon auspicio per noi. Siamo partiti bene ma ora pensiamo alla sfida col Palermo, sappiamo che sarà una partita difficile. Non è altro che una delle tante partite complicate che affronteremo ma se tutti saranno uniti potremmo toglierci altre soddisfazioni".

Successivamente è stato il turno di Antonio Luna, il difensore spagnolo ha parlato delle sue caratteristiche di gioco e delle sue impressioni sulla squadra:

Le mie caratteristiche? “Gioco con molta intensità, mi piace fare sia la fase difensiva che quella offensiva. Spero che il nostro campionato che sia un grande campionato, io sono venuto qua con l’intento di aiutare i miei compagni e di giocare un’ottima stagione. Mi hanno detto che sono migliore nella fase offensiva però io penso che devo migliorare in entrambe le fasi. Ho 23 anni e so che posso ancora imparare, sia dal mister che dai miei compagni”.

Cosa mi ha sorpreso dell’Italia? “Sono rimasto molto colpito sopratutto dai tifosi, ho visto quanto sono vicini alla propria squadra e quanto sono calorosi. Io vengo dal Siviglia e anche li c’è un tifo simile”.

Differenze tra Inghilterra e Italia? “Oggi in Inghilterra c’è il campionato più competitivo di tutti . Credo che l’intensità del gioco inglese non è paragonabile con nessun altro campionato, in Italia si cura di più il gioco a livello tattico. Sono comunque due campionati di alto livello”.

Se ho scelto il 16 in memoria di Puerta? “Non ho avuto la fortuna di conoscerlo direttamente, anche se ho giocato tanti anni nella sua stessa squadra. Lui è nato nella cantera del Siviglia quindi per noi che siamo cresciuti li è un idolo. Ho scelto il 16 perché mi piace e voglio ricordarlo”.

Se sono venuto qui per essere titolare? “Tutti quando cambiano squadra vogliono giocare, soprattutto negli undici titolari. Sarà dura perché quest’anno ci saranno grandi professionisti ma darò il massimo in allenamento per poter poi essere in campo”.

Giocare con Saviola? “Sono rimasto incantato di poter giocare con giocatori come Saviola e Rafa Marquez. Quando ero ragazzo li ho seguiti quando giovano in una delle squadre più forti del mondo, ora sono in squadra con questi grandi campioni e questa è una grande emozione”.

Se mi sono fatto un’idea su questa squadra e quanto vale? “Io sono qui da poco tempo però mi sono informato sul Verona. Il principale obiettivo deve essere la salvezza, poi una volta raggiunto questo traguardo possiamo puntare in alto”.

Puntare alla Nazionale? “Tutti vogliono giocare con la nazionale. Io sono realista e penso sarà difficile visto il l’alto livello della squadra. Io devo migliorare ancora tanto, farò di tutto per raggiungere questo obiettivo”.

Mandorlini in poche parole? “E’ una persona seria, vuole sempre il massimo negli allenamenti e ci aiuta a crescere. Non ho bisogno di dirvi le sue doti dato che lo conoscete bene e visto che siede sulla panchina del Verona da molti anni. Speriamo ne resti altrettanti”.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 05 settembre 2014 alle 16:30
Autore: Matteo Rocchini / Twitter: @RoccoN71
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