Partiamo dalla fine dell’ultima partita, quando alla fine è arrivato il direttore a parlare in sala stampa. Da quella partita lì, che settimana è stata questa? Per me è stata una settimana come tutte le altre, in cui abbiamo ripreso il nostro cammino. Ci siamo alleanti, abbiamo provato a farlo nel migliore dei modi, per preparare una partita difficile come quella che ci aspetta domani, contro un avversario in salute, che ha entusiasmo e, come è stato detto dal loro allenatore e dal loro direttore, ha poche pressioni e riesce ad esprimere in questo momento un bel gioco e anche degli ottimi risultati.
Sappiamo che ci aspetta una gara difficile, e noi ci siamo preparati per affrontarla al meglio delle nostre possibilità, consapevoli del fatto che abbiamo le qualità per riuscire a fare un’altra prestazione importante, sperando di riuscire a portare a casa più punti di quelli che abbiamo fatto ultimamente.

Che sensazioni hai? Perché questa è una vigilia molto importante per il Grosso allenatore. Spiegami come ti senti, perché a La Spezia bisogna vincere. A La Spezia bisogna fare una prestazione importante, è questo che ho provato a spiegare ai ragazzi: non abbiamo nessun obbligo di vittoria, abbiamo l’obbligo di riuscire a mettere dentro una prestazione di livello e abbiamo le caratteristiche di poterlo fare. È quello che ho chiesto ai miei ragazzi quotidianamente ed è quello che mi auguro di poter vedere domani: veder esprimere le qualità dei miei giocatori, perché quando siamo stati in grado di farlo siamo stati in grado anche di portare a casa dei risultati importanti. Ultimamente non ci siamo riusciti. Ovviamente siamo tutti parte di questo mondo, lo conosciamo molto bene. Si dipende tanto da quelli che sono i risultati, ma il mio modo di essere non cambia in base a quelli che sono i risultati: il mio modo di essere è sempre lo stesso, e proverò quotidianamente con i ragazzi, finché mi viene data l’opportunità, di portare avanti quello in cui credo. È quello che ho visto tantissime partite di questo campionato, perché a questa squadra posso rimproverare le due gare fatte male sia a Brescia che a Padova. Per il resto penso che è stata sempre in grado di proporre delle prestazioni più o meno belle. Prestazioni che hanno portate a volte delle vittorie, altre volte a dei pareggi, perché ne abbiamo fatti tanti. Una squadra che viene da diversi risultati. Non riesce a vincere da tempo, ma lo abbiamo ripetuto più di una volta: le ultime partite è stata in grado anche di non perdere. Quindi andremo a La Spezia con la consapevolezza di avere delle qualità e di continuare a fare delle prestazioni importanti, perché quando siamo stati in grado di farlo, ripeto, abbiamo portato a casa anche dei punti. Ultimamente meno, penso, rispetto a quelli che avremmo meritato, però guardiamo avanti sempre con fiducia e con grande coraggio.

Mister però adesso servono punti. Non penso sia solo invenzione dei giornali, delle tv e delle radio il fatto che siano stati contattati degli altri professionisti. A me quello che succede fuori interessa poco. A me interessa quello che succede dentro lo spogliatoio, dentro al campo. Io sono contento di come hanno fatto i ragazzi fino a oggi, perché questo è stato un gruppo nuovo, super rinnovato, di tantissimi interpreti. Perché questo è un gruppo che ha delle qualità nei più esperti e anche nei tanti giovani, e ovviamente quando si è tanto giovani si può concedere qualche passo falso; però è un gruppo che ha sempre dato tutto quello che aveva e a cui non posso rimproverare niente, se non in quelle due prestazioni in cui mi metto davanti a loro, perché ovviamente nei momenti brutti sono sempre io quello che ha voglia, ed è giusto che sia così, di mettersi davanti al gruppo. Ripeto: non posso rimproverare niente ai ragazzi, ci siamo alleanti bene, abbiamo tutte le qualità che servono per fare una bella prestazione. Io ho il mio modo di vedere il calcio e, ripeto, non mi condizionano i risultati anche se so che il nostro ruolo è condizionato dai risultati. Non mi condizionano nel mio modo di lavorare, perché continuo a fare quello che ho sempre fatto, ricercando quello che ho sempre ricercato, sapendo che nel tempo, sono convinto, arriverà, come si è già visto a volte, ma sapendo anche che a volte, quando si parte da zero ci possono, e ci devono essere, degli intoppi per cercare di andare avanti. E nella nostra situazione sicuramente di intoppi brutti ce ne sono stati due e lo abbiamo subito riconosciuto, e ovviamente abbiamo ottenuto troppi pareggi rispetto a quelle che sarebbero potute essere le vittorie; però, credendo nel lavoro, sono convinto che, continuando a fare quello che si sta facendo, si possono ottenere anche i punti oltre che le prestazioni.

Mister, avete avuto anche il tempo di rimanere assieme in questi giorni. Le chiedo che risposte “umane” ha avuto da questo gruppo. Se magari qualcuno l’ha sostenuto, se la squadra l’ha sostenuto, anche magari in questi giorni che possono essere difficili per lei. Per me non sono giorni difficili, sono giorni come quelli iniziali. Sono sempre stati difficili o non lo sono mai stati, dipende dai punti di vista. Io mi metto in discussione quotidianamente, l’ho fatto dal primo giorno in cui sono arrivato in questa città, sapendo quella che era la mia grande responsabilità e conoscendo quello che è il mio grande entusiasmo e la passione che metto in quello che faccio. Per me sono giorni come sono sempre stati dall’inizio, dal primo giorno che sono qui e ho continuato a lavorare come ho sempre lavorato assieme ai ragazzi. Non ho avuto bisogno di niente di diverso da quello che c’è stato nelle altre settimane.

È il peggior avversario possibile lo Spezia, che non perde dal 1° dicembre per proprio questa partita, che è stata definita “decisiva” dalla società? È un avversario di qualità, che ha entusiasmo, che ha brillantezza, che è riuscito a mettere in difficoltà tantissime altre squadre, che anche nel girone di andata ci ha fatto vedere quelle che sono le sue potenzialità. Quindi un avversario scorbutico, come lo sono tutti in questo campionato, però rispettandoli come abbiamo sempre fatto con tutti sappiamo di avere le potenzialità per poter fare un’altra bella prestazione.

Prima, se non ho sentito male, tu hai dichiarato che domani non avete l’obbligo di vincere, però, così facendo, la tua posizione sarebbe ancora più complicata, non dovesse arrivare un risultato pieno. Questo è un pensiero che fate voi, che giustamente siete liberi di poterlo fare. Io, come ho detto poco fa, vado avanti come ho sempre fatto dal primo giorno in cui sono arrivato in questa città, lavorando e provando a fare il meglio con questo gruppo. Il meglio con questo gruppo significa domani provare a fare una grande prestazione perché spesso, quando ci siamo riusciti, abbiamo portato a casa anche il risultato.

Non ti senti però delegittimato dalla società, visto che i contatti con altri tuoi colleghi sono stati presi? Assolutamente no.

Parlando di calcio giocato: Matos, oltre alla squalifica, ha avuto un infortunio, assieme a Munari. Quali novità potremmo trovarci domani allo stadio Picco? Negli indisponibili abbiamo Tozzo, Ragusa, Crescenzi, Kumbulla, Matos, Munari e Danzi. Gli altri sono tutti a disposizione, che sono 18 ragazzi di movimento più tre portieri, e in 21 partiremo per provare a fare un risultato importante in una partita difficile.

Tu che lo conosci meglio di noi, come giudichi l’uscita del direttore sportivo Tony D’Amico? Io raramente giudico, quindi non lo farò neanche in questo caso.

Come commenti, allora. Ognuno prende le responsabilità delle proprie azioni e a me piace sottolineare in questo momento quello che ho sempre sottolineato e penso che non ci sia nemmeno il bisogno di farlo: il lavoro importante che ha fatto il direttore in questa stagione, perché è stato in grado di portare in questa città dei ragazzi di qualità. Tanti giovani e altri meno giovani, ma comunque di qualità. Ha saputo rinnovare una squadra che veniva da un periodo difficilissimo e purtroppo credo che questa squadra stia anche pagando delle conseguenze di alcune azioni che non sono state fatte da noi, però questo fa parte anche del gioco. Aggiungo a questa disamina tecnica il fatto che io ho un rapporto diverso da quelli che circolano nel calcio, quindi in questo tipo di rapporto che ho col direttore e questa stima calcistica che ho detto poco fa sicuramente non cambieranno o verranno scalfitti dagli episodi che sono passati o che potranno passare.

Ultimissima: quindi, non ti ha dato minimamente fastidio vedere che il tuo nome è più che in bilico e che soprattutto la società abbia contattato e abbia già raggiunto l’accordo con altri tuoi colleghi? L’avevo già visto diverso tempo fa, quindi questa è una bella abitudine che abbiamo nel nostro calcio. Io ci sono dentro, mi piace tantissimo questo sport, anche se questo lato mi piace meno, però standoci dentro ed essendo appassionato di questo sport, devo saperlo accettare, quindi assolutamente non mi ha dato fastidio. So che fa parte del gioco e so anche che sono convinto in quello che faccio, ci credo fortemente. Per ottenere dei risultati importanti ovviamente c’è bisogno che questa convinzione sia a tutto tondo, che ci sia un sostegno e una fiducia generale, perché per ottenere dei risultati importanti sicuramente è più complicato farlo quando le componenti dello stesso ambiente vanno in disaccordo.

Alla squadra è sempre stata attribuita una mancanza di personalità nei momenti chiave della stagione. È in grado di reggere una pressione di questo tipo, visto un po’ il passato, il percorso di questa squadra? Beh, diciamo che avete fatto di tutto per non alleggerirla, quindi domani troveremo meglio la risposta a questa domanda. Sicuramente non ci avete messo del vostro per aiutare questa squadra ad essere un po’ più leggiadra e ad andare un po’ più sulle ali dell’entusiasmo.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 16 febbraio 2019 alle 16:30 / Fonte: www.hellasverona.it
Autore: Anna Vuerich
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