Il fortino delle 19 squadre in Serie B resiste a un altro assalto giudiziario. Stavolta a essere respinto al mittente è il ricorso al Tar dell’Avellino, che sperava di essere reintegrato contestando la procedura che aveva portato alla sua esclusione dal campionato. Per il primo grado della giustizia amministrativa, «al sommario esame proprio della presente fase, non si ravvisano presupposti per l’accoglimento dell’istanza cautelare». Inoltre, per il Tar «il procedimento di iscrizione al campionato sportivo è procedimento di ammissione in senso tecnico, per cui ogni soggetto deve rispettare strettamente le norme e i termini che disciplinano il procedimento. I termini fissati dalla Federazione per l’espletamento degli adempimenti prescritti per l’iscrizione devono ritenersi perentori».

PESI E MISURE L’Avellino aveva proceduto a rafforzare il suo ricorso dopo il comunicato Figc sul caso Finworld, per cui rischiano la penalizzazione alcuni club per il deposito di alcune fideiussioni. La tesi del club irpino era che fossero stati adottati due pesi e due misure: la possibilità di punti di penalizzazione per altre società, la condanna all’esclusione per l’Avellino. Ma non c’è stato niente da fare. Stesso discorso per il ricorso presentato dai «tifosi abbonati» del Catania, che per i giudici del Tar sono «sprovvisti di legittimazione» per impugnare i provvedimenti con cui è stato definito l’organico di Serie B.

LE 19 «RESISTONO» E così la settimana cominciata con la clamorosa spaccatura del Collegio di garanzia, che aveva dato ragione a Lega B e commissario straordinario sulla riduzione del format con l’opposizione dello stesso presidente Frattini, e proseguita con la riduzione delle possibilità dell’Entella (che discuterà comunque il suo ricorso ancora al Collegio di garanzia) per la mancata condanna del Cesena da parte del Tribunale federale, ha collezionato anche il no all’Avellino. Insomma, 19 sono e 19 restano. Anche se non siamo all’ultimo round visto che il 28 settembre saranno discussi tutti i ricorsi contro la soluzione a 19 proprio in sede di Tribunale federale, a partire da quello del Catania, rinviato mercoledì scorso. Intanto il Tar del Lazio ha respinto anche i ricorsi di Como e Santarcangelo, che chiedevano l’ammissione alla Serie C.

COSENZA-VERONA 0-3 Ma ieri la Serie B ha vissuto anche una piccola scossa di classifica, questa volta firmato dal giudice sportivo. Che ha deciso per lo 0-3 a tavolino di Cosenza-Verona. Lo scorso primo settembre la partita non si disputò per le condizioni del campo. Per il giudice «non sussistevano le condizioni per garantire l’incolumità fisica dei partecipanti all’incontro, a causa delle condizioni del terreno di gioco in alcune zone dello stesso». E, questa è la motivazione che ha portato allo 0-3, visto che per il giudice il Cosenza era a conoscenza della situazione «per come emerge dall’esame di vari documenti».

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 15 settembre 2018 alle 09:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Giacomo Mozzo
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