Il "metodo Hellas Verona" in ambito scouting raccontato da Roberto Gemmi, braccio destro di Sean Sogliano. Al fianco del direttore sportivo gialloblù dai tempi di Varese, il responsabile della ricerca giovani di casa Hellas ha parzialmente svelato i segreti del grande successo in questo ambito: "Lo scout conta moltissimo, in tutte le categorie. Molto dipende dalle risorse economiche, dagli orizzonti e obiettivi preposti, ma ormai rappresenta una parte importantissima della vita di ogni società. Sogliano crede moltissimo in questo ambito, lavora sempre per migliorarsi e migliorare la struttura dove opera. A Verona stiamo cercando quotidianamente di perfezionare e concretizzare un sempre più importante lavoro in questa direzione".

Un lavoro curato nei dettagli, organizzato e pianificato a tavolino: "Lavoriamo moltissimo sul video. In media osservo settimanalmente 15/20 partite video e 4/5 dal vivo. Lo stesso fa anche il direttore Sogliano, costantemente al lavoro per accrescere le proprie conoscenze e i propri orizzonti. Ogni settimana viene redatto un report generale che va nelle mani del direttore, responsabile unico del mercato. Lui decide e in base anche alle nostre imbeccate predispone il da farsi. Solitamente dopo alcune segnalazioni decide, quando le ritiene opportuno, di visionare personalmente il talento. In tutto questo il segreto, se così si può definire, è essere semplici ma allo stesso tempo concreti". Tanti gli esempi europei di riferimento per il club di Via Belgio: "Dopo l'esperienza finita anzitempo col Palermo abbiamo girato molto per l'Europa. Da Spagna, Inghilterra e molte altre realtà abbiamo appreso alcuni indirizzi generali che tuttora stiamo assemblando per riuscire a perfezionare il nostro progetto". 

Molti i mercati emergenti sotto osservazione dal club gialloblù: "Belgio e Svizzera stanno facendo ottimi passi avanti in chiave Settore Giovanile. Non vanno dimenticati anche Paesi emergenti come Croazia, Polonia, Repubblica Ceca e Danimarca"

In conclusione spazio a due talenti di casa Verona: "Iturbe? E' tutto merito di Sogliano. Lo conoscevano tutti, ma solo una grande intuizione del direttore è riuscita a strapparlo ai grandi club.  Il giocatore piaceva molto ed era sotto osservazione da tantissimo tempo. Ora sappiamo tutti quanti quanto sia apprezzato. Cirigliano? Sogliano conosceva molto bene il giocatore. E' stato confrontato con altri prospetti ed alla fine abbiamo scelto lui. In questo caso ha contribuito anche il lavoro di scout".
 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 14 aprile 2014 alle 12:56
Autore: Michele Zomer / Twitter: @Mikzomer
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