La scorsa stagione era la decima giornata, quest’anno invece sarà la quattordicesima. Stiamo parlando di Verona-Sampdoria, la prossima sfida in campionato dei gialloblù. Un match difficile sulla carta, ma imprevedibile sul terreno di gioco (d'altronde come lo è qualsiasi match) e sicuramente una delle più importanti e dure sfide, cui gli uomini di Mandorlini si troveranno di fronte.

In che condizione arriveranno i gialloblù? Proviamo a farne una breve analisi, anche sulla base degli ultimi risultati conseguiti e sullo stato di forma dei veronesi.

14 punti in classifica per l’Hellas: 3 vittorie, 5 pareggi ed altrettante sconfitte. Ultimi due turni, con zero punti portati a casa: sconfitta interna con la Fiorentina e, da ultima, in casa del Sassuolo. Ultima gioia casalinga, è stata la vittoria di misura contro il Cagliari di Zeman. Diversi pareggi, talvolta importanti (Genoa, Inter, Lazio) e talvolta risultati da occasioni non sfruttate al meglio (Cesena in primis).

Unica nota positiva, che è quella sulla quale tutto lo staff gialloblù punta, è la vittoria interna di martedì sul Perugia, in Coppa Italia: utile per conquistare gli ottavi del torneo, che vedranno l’Hellas impegnato contro la Juventus. Tuttavia, l’obiettivo del passaggio di turno è stato conseguito, nonostante le numerose difficoltà registrate: causa principale, l’assenza di diversi titolari in campo. Lo stesso Mandorlini, a fine match, dichiarava che “molte sono le cose migliorare a livello di team, non di singolo reparto” e che “il risultato odierno ci poteva stare, considerando l’assenza dei titolari”.  

Lunedì, il Verona dovrà fare i conti con le molte assenze previste, su tutte quelle degli infortunati. Dai lungodegenti Sala, Martic e Sorensen alle new entry come Ionita e Obbadi. Anche se si registrano segnali di ripresa nel caso di Sorensen. Inoltre si aggiunge anche la squalifica di una pedina fondamentale quale è Emil Hallfredsson, che costringerà Mandorlini a pensare all’uomo giusto da inserire per rimpiazzare al meglio l’islandese. La formazione sarà, quasi sicuramente, il solito 4-3-3 col tridente davanti Lopez-Toni-Gomez mentre in fase difensiva, vi sarà la possibilità di qualche ballottaggio.

I punti sui quali la squadra deve sicuramente lavorare, sono, principalmente, la fase difensiva e qualche accorgimento in attacco: la gara di Reggio Emilia ha evidenziato, nuovamente, delle difficoltà in fase di copertura. Eccessiva indecisione su come gestire l’attacco avversario, disattenzione sulle marcature e troppa libertà concessa sono un mix di fattori che hanno causato le due reti subite. Peraltro qualche imprecisione si è registrata anche in avanti: occasioni importanti sui piedi di Lopez e Toni dovrebbero essere concluse con più determinazione e precisione.

Spostare uno o più uomini, in aree del campo che meglio si attengono alle loro caratteristiche (è doveroso ricordare le scelte, obbligate, del mister veronese causa indisponibilità di uomini) ed avere più fame di gol, interpretando ogni azione come se fosse l’ultima occasione da gol della partita, possono sembrare dei fattori poco rilevanti ma, in realtà, possono portare al conseguimento di risultati utili. 

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 04 dicembre 2014 alle 21:40
Autore: Riccardo Rossi
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