Bruno Zuculini è stato oggi presentato alla stampa. Queste le sue parole: "Ho scelto Verona perchè c'è mio fratello e conoscevo già la squadra e poi grazie a una partita di pre campionato. E' la mia occasione per tornare a giocare in Serie A".

E' stato importante Franco in questa tua scelta: "E' stato importante però anche il club, l'idea della società, la tifoseria, il calore e le persone che sono qui che mi hanno spinto a scegliere Verona".

Questa è una tappa di passaggio per te o una arrivo per te: "Sono venuto per giocare e non per stare qui e poi andarmene. La mia idea è quella di restare qui e centrare gli obiettivi comuni e restare qui".

Hai cambiato tante squadre, perchè? Verona cosa rappresenta per te? "Ho cambiato tante squadre perchè ho avuto parecchie lesioni muscolari quindi a volte non sono riuscito a raggiungere gli obiettivi di qualche squadra. Verona è una parte fondamentale e sarà importante raggiungere gli obiettivi".

I vostri genitori sono felici che state insieme: "Viviamo in due case diverse a cinque minuti dal centro sportivo. Abbiamo obiettivi diversi da raggiungere. Poi ci vediamo perchè io cucino, poi è arrivata anche nostra madre in Italia, la nostra famiglia è unita".

Franco è un musicista, tu che passioni hai? "Sono totalmente differente da Franco. Guardo tanto calcio di tutti i paesi, non suono nessuno strumento, lui dipinge pure. A me piace molto anche il discorso degli allenamenti perchè una volta che smetterò vorrei fare l'allenatore".

Come ha vissuto Franco i tanti infortuni e come sta recuperando: "Come famiglia ce ne parlava , ha sofferto molto ma gli siamo stati sempre vicino sostenendolo. L'obiettivo è quello di non avere più infortuni. Abbiamo sostenuto tanto Franco anche se eravamo in argentina".

Qual è il tuo ruolo preferito? "In Europa ho cambiato ruolo e gioco davanti alla difesa e mi sento molto bene giocare qui. In Argentina giocavo nel centrocampo a due e ora sto imparando un nuovo ruolo".

Con quale mito sei cresciuto? "Il migliore è Mascherano per me. Lo sempre ammirato e l'ho sempre seguito".

Grinta e temperamento sono le tue caratteristiche. Mancano al Verona? "Perdevamo 1-0 e sono entrato con aggressività per recuperare palla e dare tutto quello che potevo. Cerco di dare il meglio nei minuti che mi concede il mister".

Quando Franco ti ha chiamato per convincerti: "Non mi ha chiamato Franco per convincermi. Sono le telefonate classiche tra fratelli e si parlava di quello che stava accadendo. A poco a poco c'è stato l'arrivo a Verona".

Fusco quando ti ha chiamato? "Ho parlato solo una volta. Non ho parlato tanto ne con lui ne con il mister ne con mio fratello. Ho lasciato fare a loro la trattativa. Poi mi ha chiamato il giorno prima della chiusura, poi è stato tutto veloce".

Come è stato arrivare al City? "Quando chiamo il City è stato come realizzare un sogno. Mi hanno trattato molto bene, però la realtà è che non potevo competere li anche per via dei tanti infortuni. Ora sono a Verona e sono felice di stare qui e spero di restarci. Ho firmato per sei mesi ma voglio restare qui".

Che impressioni ti ha fatto il Verona e come è il calcio di Pecchia? "La prima settimana di allenamento è stato fortissimo, con grande intensità. L'obiettivo è molto chiaro nella squadra. Si prova a giocare bene e a vincere su ogni campo. C'è una buona organizzazione e anche per me è molto più semplice".

Conoscevi prima Pazzini? "Conoscevo tanti giocatori importanti che vedevo in tv. Pazzo mi ha trattato bene, è un giocatore importante per lo spogliatoio. Sono felice che ci sono giocatori di questo calibro, è una persona molto tranquilla e anche a me da una stima grandissima".

L'obiettivo è la Serie A. Avere l'obbligo della promozione è uno stimolo o è un freno a mano: "Ho giocato in varie squadre con diversi obiettivi. Vincere non è facile ma facciamo di tutto per arrivarci. Mi motiva che un club grande ha l'obiettivo di andare dove merita. Ora affrontiamo la Salernitana e pensiamo una gara alla volta".

C'è già l'accordo con il City perchè tu possa restare qui in caso di Serie A: "Se le cose vanno bene se ne potrà parlare, ma penso settimana dopo settimana e dare grandi soddisfazioni ogni partita. Ora sono in prestito e l'obiettivo è di giocare, poi vedremo".

 

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 26 gennaio 2017 alle 16:00
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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