Verona-Ascoli sarà la partita di Daniele Cacia. Queste le sue parole rilasciate al Corriere Adriatico e riprese da Tuttoascolicalcio.it : "Prevedo una gara molto bella e per certi versi emozionante. A Verona c'è tanta gente che mi ha dato affetto".

Sfida a distanza con Pazzini: "Siamo stati anche insieme alla Fiorentina. Lui più fortunato? Non lo so. Io qualche volta sono capitano nel posto sbagliato al momento sbagliato anche per colpa mia. Sarà comunque un bel duello, siamo due attaccanti con una grande fame per il gol".

Più vicino a Pazzini o a Toni: "Nessuno dei due. Ho giocato anche con Toni, la lui è il classico attaccante boa. Pazzini gioca vicino alla porta, io più sul filo del fuorigioco. Forse mi avvicino più a Inzaghi. Comunque penso che con Pazzini potremmo formare una bella coppia di attaccanti".

Giocherà insieme a Favilli? "Non lo so. Abbiamo giocato insieme a Terni e abbiamo fatto bene. L'importante è che gioco io, poi per il resto se la vedranno loro".

In questa stagione non riesce proprio a giocare una partita insieme a Giorgi: "Gigi tiene molto a me e io a lui anche se fuori dal campo non ci vediamo molto perchè nel tempo libero io sono con la mia famiglia. E' molto carismatico, è ascolano e tiene all'Ascoli più di tutti. Soffre come un tifoso e vive ogni momento della partita al cento per cento. E' bello averlo in squadra, ci coinvolge facendoci provare da vicino le emozioni che provano i tifosi".

Altra assenza pesante quella di Bianchi: "Non abbiamo mai potuto giocare al completo. Ci conosciamo e sappiamo quello che possiamo dare, ma quando non ci siamo non è per nostra volontà. A volte anche una distorsione alla caviglia, come è stato nel mio caso, può tenerti fuori a lungo. Per non parlare di Giorgi: ogni volta che vedeva la luce subito si infortunava di nuovo. Speriamo di essere tutti disponibili da qui al termine del campionato".

La sua assenza è stata ben sopperita da Favilli: "Ha sfruttato in pieno la possibilità che gli è stata data ed è stato bravo".

Dal sogno playoff alla lotta per la salvezza: "Prima di tutto pensiamo alla salvezza poi se siamo su possiamo farci un pensierino. La nostra realtà rimane comunque la lotta per la salvezza. Speriamo di raggiungere prima questo traguardo rispetto l'anno scorso, ad oggi avevamo un punto in più. Rispetto la scorsa stagione quest'anno siamo più sbarazzini".

Alla squadra manca il carattere: "E' poco caratteriale perchè quando le cose non vanno bene dobbiamo essere bravi a cambiare e fare qualcosa di più. Un momento di flessione ci può stare perchè siamo una squadra giovane. La SPAL è l'esempio di chi vuole realizzare un sogno, l'esempio perfetto e pratico di chi stava facendo bene e al mercato di gennaio ha preso un giocatore di spessore come Floccari. Ascoli e SPAL hanno due modi diversi di vedere le cose".

Per tornare grandi servono anche le strutture: "Speriamo di avere presto il centro sportivo, adesso abbiamo una gestione settimanale difficile per via del campo di allenamento".

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 11 marzo 2017 alle 11:00
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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