Al Bentegodi arriva la Sampdoria, con Di Francesco a rischio esonero. Ma per Ivan Juric, tecnico del Verona, la situazione in casa doriana non è certo materia in cui ficcare il naso: «Penso alla mia squadra – dice - non guardo mai in casa d’altri. Chiedo al Verona di ripetere le prestazioni che abbiamo proposto in quest’avvio, con la stessa intensità, la stessa concentrazione che ho sempre visto e che dobbiamo replicare». Una sorta di derby, quello con i blucerchiati, per Juric, che è stato una bandiera del Genoa, per poi allenarlo: «Non è Juric contro la Samp, è il Verona che gioca con loro», taglia corto lui. Che, piuttosto, avverte chi pensa che - stanti le 5 sconfitte giù sul groppone di Di Francesco, ultimo in classifica - la strada della prima vittoria casalinga per il Verona sia già spianata. «La classifica della Sampdoria non dice la verità». Non ci sarà ancora Samuel Di Carmine: «Non si è ancora ripreso, non giocherà», spiega Juric. Gli effetti dello scontro con Ekong, contro l’Udinese, si fanno sentire. Se ne riparlerà per Napoli, dopo la sosta. In attacco ci sarà Stepinski, mentre sul duo di trequartisti che lo affiancherà Juric preferisce non dare indicazioni: «Verre ha talento, ma deve essere più continuo; Zaccagni a Cagliari mi è piaciuto, anche se ha fallito qualche occasione da gol». L’alternativa, a uno dei due, potrebbe essere l’ex atalantino Pessina. Se in difesa Kumbulla dovrebbe tornare a comandare la linea, con Rrahmani da una parte e Gunter dall’altra, a centrocampo non ci sono dubbi: «Amarabat e Veloso stanno facendo molto bene. Uno ha una forza fisica devastante, l’altro ha la testa libera, usa la tecnica, che è un suo pregio, ma si presta a svolgere entrambe le fasi».

Sezione: News / Data: Sab 05 ottobre 2019 alle 16:00 / Fonte: Tuttosport
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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