Fisico asciutto, abbronzato, modi gentili e poche parole ma sempre ben indirizzate. Fabio Grosso si presenta così a Peschiera nell’ultima intervista prima della trasferta di Coppa Italia a Catania. L’unica eccezione? Una battuta sulla voce che era davvero bassa: “Accidenti quanto ho gridato in campo…”

Mister, cosa comporta questa inversione di campo?

Una penalizzazione per i nostri tifosi che avrebbero meritato di vedere la squadra al Bentegodi. Per noi sarà l’occasione per misurarci in un ambiente caldo.

Al moment osaranno una dozzina di tifosi gialloblù a Catania…

Sono encomiabili. Li ho visti in Germania in amichevole. Loro sono un’ottima ragione per dare sempre il massimo. Chi è venuto come il sottoscritto a Verona, sa di quale piazza sta parlando.

E Verona come la trova?

Ho visto davvero poco. C’è tanto da fare ed il momento è il più delicato. Qui si imposta la stagione. Mi sono ripromesso, appena il lavoro me lo concederà, di visitarla bene.

Dopo la Juve Stabia, il Catania. Si sale di livello?

Andiamo a fare una partita tosta. L’avversario è forte ed ha entusiasmo perché dovrebbe disputare la Serie B. Il Catania ha interpreti di esperienza e di qualità. Un test importante per noi.

La rosa del Verona è a posto così?

A me non piace parlare di mercato. Abbiamo tanti giocatori e tutti bravi, forse ci sarà ancora qualche movimento, vedremo. Il senso comunque non è quello di avere un gruppo composto da bravi giocatori, ma avere dei buoni giocatori capaci di giocare insieme. Il gruppo è ciò che conta.

Pazzini va o resta?

Settimana scorsa l’ho fatto giocare. Lui ha risposto molto bene. Far parte del Verona significa essere in una rosa di alta qualità e quindi bisogna sempre fare bene.
I miei giocatori non devono sentire l’esigenza di giocare tutte le partite ma essere pronti quando sono chiamati in causa. Dobbiamo pretendere tanto dalle nostre qualità, non basterà avere singoli di livello, servirà soprattutto saperli far esprimere nel modo migliore sul campo. Questo vuol dire avere tanta disponibilità da parte di tutti a lavorare di squadra.

 Con la Juve Stabia ha cambiato spesso modulo…

Sì, la partita me ne dava la possibilità. Non sono fissato con gli schemi. Mi piace esaltare le caratteristiche dei miei giocatori, quindi cambieremo magari.

Cosa pensa mister del caos della Serie B?

Sì, è vero, c’è un po’ di caos. Cerchiamo allora di approfittare di questo momento per lavorare con grande intensità e consentire ai tanti giocatori nuovi di riuscire ad inserirsi bene.

Un giudizio sugli ultimi arrivi. Ragusa?

Antonino è appena arrivato, però si è inserito subito bene. Ha tanta voglia di essere protagonista di questo campionato perché l’anno scorso a volte non veniva impiegato.

Dawidowicz?

È un giocatore di qualità ed ha già giocato con la sua Nazionale. Ottimo acquisto come gli altri arrivati. Ripeto, bisogna dimostrare di saper giocare insieme, perché ogni anno giocatori bravi non raggiungono l’obiettivo perché il calcio è uno sport di squadra. Conta la solidità del gruppo e la voglia di dimostrare sempre.

A Catania per?

Per fare molto bene e dare un senso anche alle nostre giocate. Sono fiducioso.

Sezione: News / Data: Sab 11 agosto 2018 alle 14:30 / Fonte: L'Arena
Autore: Anna Vuerich
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