Serie B (e C) sempre più a rischio sciopero dopo la decisione sulle 19 squadre e i mancati ripescaggi. Lunedì i capitani dei club del torneo cadetto si vedranno a Roma con l’Aic per valutare l’ipotesi di fermare l’inizio del campionato in segno di protesta. Quanto alla Lega Pro, la data di partenza non è stata ancora stabilita: l’appuntamento è per il 22 a Roma e in quell’occasione i club nell’Assemblea sceglieranno la loro strategia con la possibilità che si congeli tutto fino all’8 settembre (sorteggio dei calendari con partenza il 15), una data non casuale visto che si tratterebbe della giornata successiva al pronunciamento del Collegio di garanzia, il terzo grado della giustizia sportiva, la sede in cui verranno discussi i ricorsi presentati in queste ore. L’obiettivo del «partito» anti 19 squadre è chiaro: evitare che le bocce si muovano prima dell’intervento dell’organismo guidato dall’ex ministro Franco Frattini.

INTERPRETAZIONI Nelle ultime ore, fra l’altro, alcune frasi usate dallo stesso Frattini nel decreto presidenziale con cui ha respinto le diverse richieste di sospensione ultima ieri quella della Ternana hanno prodotto un certo ottimismo fra i club non ripescati. In particolare, sul suo sito, la stessa Ternana, anche con l’intervento del suo patron Stefano Bandecchi, legge nel pronunciamento di Frattini una svolta. Soprattutto nella parte che cita il comunicato ufficiale del 30 maggio, quello che stabilisce i criteri «ai fini della possibile integrazione degli organici» e che aveva spianato inizialmente la strada al ripescaggio di Ternana, Pro Vercelli e Siena. Ovviamente c’è anche una battaglia delle interpretazioni. La bocciatura in sede «cautelare», cioè la mancata risposta positiva alla richiesta di sospensione della partenza, non può essere comunque confusa con il pronunciamento sul merito, che avverrà il 7 settembre. E che la possibilità è chiaramente indicata alla fine del decreto potrebbe portare alla «immediata integrazione» delle squadre appiedate dal blocco di ripescaggi. Anche in quel caso, però, sarà difficile sfuggire a un finale di partita fuori dalla giustizia sportiva. Perché il Collegio dovrà contestualmente decidere se tornare alle prime ripescate (Siena, Ternana e Pro Vercelli) o dare ragione a quelle promosse dagli interventi dei tribunali della Figc (Novara e Catania), mentre un caso a parte è quello dell’Entella, che attende il processo Chievo-Cesena sulle «plusvalenze fittizie». Insomma, le bocciate potrebbero ricorrere anche al Tar.

«SECONDO REGOLE» Frattini, pressato dalle tante sollecitazioni sul suo profilo twitter, è intervenuto per assicurare la massima attenzione. «Le sentenze e i processi sportivi servono a questo... Una parte parla di regole vere, l’altra parte di “regole del golpe”... Decideremo, mica vince chi è il più forte o chi grida di più... Vince chi segue le norme... Altrimenti è rissa e non giustizia».
Il presidente del Collegio aggiunge: «Il decreto che ho pubblicato va letto con attenzione... In tutti i paragrafi... E all’udienza del 7 settembre spero in un confronto civile fra tutti gli interessati, il Collegio deciderà secondo regole e giustizia in ogni caso». Tradotto: fidatevi della nostra imparzialità.

Sezione: News / Data: Ven 17 agosto 2018 alle 12:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Anna Vuerich
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