Eccoli qua, i duellanti. Quattro testa a testa per decidere l’incrocio tra Cittadella e Verona. La sfida è un copione che si accende già nella cornice dell’incontro: la sorpresa contro la favorita che, dopo aver scavato un solco sugli inseguitori, è inciampata nel trappolone teso dal Novara d’un Boscaglia più tetragono che mai. Record di presenze al Tombolato e si va verso il tutto esaurito (superata quota 5.500).

PANCHINE E DIFESE Otto uomini a confronto, a cominciare da quelli che stanno in panchina: "L’Hellas dovrà essere un po’ velocista, un po’ finisseur, un po’ passista. E, più di tutto, un bravo scalatore: bisogna avere la forza di soffrire". La metafora ciclistica di Fabio Pecchia è il contrappunto di un tecnico-laureato. Sia nella forma (ha studiato giurisprudenza ed è avvocato) che nella sostanza (il suo percorso è passato per gli insegnamenti di un santone come Benitez). A Cittadella il maestro di scuola si chiama Roberto Venturato, figlio di emigrati veneti, la panchina divisa con la professione di promotore finanziario: "Un allenatore esperto, alla guida di una squadra che ha identità, un gioco che si sviluppa in verticale. Rimarrà in alto fino alla fine". l’elogio di Pecchia. Che ha dei dubbi – questione di affollamento in infermeria – per la difesa, ma che dietro lancia Matteo Bianchetti. Anche lui, contro il Novara, è finito travolto e ora, come l’intero Verona, è chiamato a resettare gli errori. Il duellante, di là, si chiama Filippo Scaglia. Li avvicina, intanto, l’ambizione di arginare i mammasantissima d’attacco.

I BOMBERI duellanti che attirano di più, non fosse altro per il fascino innato del goleador, sono loro: Giampaolo Pazzini e Gianluca Litteri. Il Pazzo, dopo aver messo a dura prova la credibilità delle leggi della matematica, con una media realizzativa fuori dagli indici di calcolo, ha frenato: non segna da 401’, l’ultima rete fu al 4’ del secondo tempo nel 3-0 del Verona alla Pro Vercelli. Ne ha fatte 11, per adesso. Litteri gli risponde con 8 sigilli, gran stoccatore al servizio del disegno tattico di Venturato. Pazzini, il mattatore che ha rallegrato le corti della A, contro questo ragazzo che è un girovago, salito dai campi dei dilettanti siciliani alla Milano interista, per poi iniziare a percorrere sentieri che, infine, l’hanno condotto al piccolo mondo antico di Cittadella.

LE MENTI A innescarli, gli architetti in mediana: Marco Fossati contro Manuel Iori. I piedi acculturati dell’uno, l’acume battagliero dell’altro. La promozione, tutti e due, sanno già come prendersela. Fox è stato il timoniere del Cagliari, nello scorso campionato. Manuel è la bandiera del Cittadella, con cui è salito in B per due volte (e ha pilotato verso la A, nel 2011-2012, il primo Torino di Giampiero Ventura). In comune, la formazione nel vivaio del Milan. Non saranno luci a San Siro, ma il Tombolato, stasera, ha in programma un gran bel film.

Sezione: News / Data: Ven 18 novembre 2016 alle 11:02 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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