Simoneandrea Ganz, finalmente. All’ultimo assalto, con l’unico pallone decente che gli è piovuto sulla testa in 97 minuti di gara, l’attaccante utilizzato finora come ruota di scorta di Pazzini ha evitato al Verona un’altra sconfitta esterna (sarebbe stata la settima in totale, la quarta nelle ultime dieci partite). Ma il pari con la Pro Vercelli è una mezza sconfitta, perché la prestazione è stata ancora una volta imbarazzante e perché l’Hellas è costretto di nuovo a inseguire Spal e Frosinone e a benedire i passi falsi di chi insegue. Il terzo posto è salvo, ma il presidente Setti, in tribuna con Toni, non era né sereno né felice.

NIENTE GIOCO «L’allenatore è bravo quando vince, quando perde è un coglione», ha detto Pecchia. Ma nel suo caso il discorso va completato, perché il Verona da tempo non gioca bene (e non gioca bello, che è un’altra cosa), né quando vince come a Brescia, né quando pareggia come contro Ascoli e Pro Vercelli, né quando perde a Latina o ad Avellino. C’è una costante nella mediocrità che non può essere imputata al caso, alla scarsa pazienza dei tifosi, alla mancanza di serenità. C’è evidentemente (anche) un problema tecnico o con il tecnico, perché una partita giocata così male, con sufficienza, quasi presunzione, da quasi tutti non può essere giustificata con la giornata storta o con il problema di dover fronteggiare una Pro Vercelli che dopo il bel gol di Bianchi al tramonto del primo tempo (destro in diagonale che ha trafitto Nicolas) ha inevitabilmente dovuto impostare una gara più di contenimento che di aggressione. Soprattutto quando sono dovuti uscire, perché spremuti e/o acciaccati, i suoi pilastri (Vives e Rolando) e sono usciti tutti i limiti di una rosa giovane, con poca esperienza e ancor meno malizia.

POCHE OCCASIONI Un tiro di Bianchetti respinto coi piedi da Provedel in avvio, un «paletto» esterno direttamente da corner di Siligardi e il gol di Ganz nel recupero, più molti angoli e colpi di testa alti di Caracciolo, un difensore: ecco quello che ha proposto il Verona, soprattutto nel secondo tempo arrembante, ma confuso. La Pro Vercelli si è difesa bene dopo un primo tempo più che dignitoso. Ma in pieno recupero Comi ha gestito malissimo un pallone in attacco e, sul ribaltamento di fronte, Ganz ha colpito. Come aveva fatto nella sfida – quella sì con poca storia – dell’andata.

Sezione: News / Data: Dom 19 marzo 2017 alle 11:00
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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