«Se dovessi dire dove andrà il calcio avrei bisogno di una risposta di due ore». Così ha aperto il suo intervento Aleksander Ceferin, che però poi ha dato alcune indicazioni.

CALENDARIO E COPPE «Le competizioni internazionali non cambieranno fino al 2024, quando entrerà in vigore il nuovo calendario, ancora da disegnare. C’è la necessità di apportare alcuni cambiamenti a livello globale, e intanto partiamo dall’introduzione della terza competizione europea per coinvolgere più club: altre 16 squadre potranno giocare una coppa continentale, si uniranno alle 16 che oggi sono in Europa League in modo da avere tre tornei da 32 squadre».
Andrea Agnelli ha mostrato grande entusiasmo per le possibilità offerte dalla redazione di un nuovo calendario delle competizioni: «È meraviglioso potersi sedere a un tavolo per scrivere una pagina nuova nel calcio. Ora i campionati iniziano in tempi diversi, trofei confederali si giocano in anni differenti, in Inghilterra si può arrivare a giocare 53 gare e in Germania 43, si deve armonizzare tutto».

LIVELLO COMPETITIVO Urbano Cairo sulla terza coppa europea ha una visione un po’ diversa: «Nella creazione del terzo torneo continentale ci sono elementi positivi, si allarga la partecipazione delle squadre, però sul tema bisogna riflettere in maniera più approfondita perché già oggi l’interesse per la Champions è una cosa e per l’Europa League è un altro, per alcune squadre è una diminuito.
In quest’ottica una terza coppa forse è troppo. Continuo a pensare che i campionati nazionali appassionano ancora tantissimo i singoli tifosi, mentre certe competizioni perdono rapidamente d’interesse. L’importante è tenere alto il livello competitivo
».

NO ALLA SUPERLEGA In difesa delle competizioni nazionali è intervenuto Ceferin, chiarissimo sulla questione Superlega: «Finché io sarò alla guida della Uefa combatterò l’idea, al momento è fuori discussione».
Per Agnelli il discorso è diverso: «Penso che si debbano cercare modelli di sviluppo e di crescita all’interno del sistema, qualcosa bisogna migliorare ». Sul tema la battuta finale è di Cairo: «La Super Lega va in direzione opposta a quella del coinvolgimento di più squadre indicato dal Mondiale a 48 squadre o dalla terza coppa europea. E poi magari a squadre abituate a vincere non piacerà trovarsi a lottare per non retrocedere»

Sezione: News / Data: Sab 13 ottobre 2018 alle 11:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Anna Vuerich
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