HELLAS VERONA:

Pierluigi GOLLINI 7 – Il risultato poteva essere 5-5 o 6-6, ma il portiere scaligero è provvidenziale su Palacio, Eder e in svariate circostanze. Muro.

Eros PISANO 6,5 – Un gol di testa e un lavoro sulla corsia destra senza pause. Inesauribile.

Vangelis MORAS 5,5 – Disattento sulle palle alte, soffre le folate nerazzurre per una lentezza penalizzante.

Filip HELANDER 6 – Segna un gol, ma dietro balla anche lui. Match a due facce.

Michelangelo ALBERTAZZI 5,5 – Si fa spesso e volentieri bruciare in velocità, uno dei meno brillanti tra i padroni di casa.

Pawel WSZOLEK 7 – Una gara sontuosa, imprendibile quando punta i terzini ospiti. Esce stremato (dall’81’ ROMULO s.v.).

Artur IONITA 6,5 – Un gol anche per lui e un contributo enorme alla causa in termini di corsa e sostanza.

Luca MARRONE 6,5 – Tre assist non capitano tutti i giorni. Le sue traiettorie arcuate sono una manna per i compagni e una condanna per l’Inter.

Mohamed FARES 6 – Positivo in sovrapposizione, lascia i suoi con il risultato ancora favorevole al Verona (dal 60’ GILBERTO 6 – Un palo beffardo in extremis. Sfiora il colpaccio).

Luca TONI 6,5 – Sacrificio enorme per la squadra, conquista tantissimi falli e fa respirare i compagni (dal 68’ JUANITO GOMEZ 5,5 – Potrebbe incidere in contropiede, ma spreca malamente una comoda chance dal limite).

Giampaolo PAZZINI 6,5 – Come Toni, lotta come un leone, fa a sportellate e si rende utilissimo alla manovra scaligera.

All. Luigi DELNERI 6,5 – Il carattere non manca, ma il secondo successo consecutivo sfuma per un soffio. Bisogna ripartire da prestazioni così per dare un senso al finale di stagione. Applausi.

 

INTER:

Samir HANDANOVIC 5,5 – E’ vero, una volta partiti i tre colpi di testa, non può fare nulla, ma non esce mai per prevenire i guai. Alla fine cerca di limitare i danni con un salvataggio di piede, ma è tardi.

Yuto NAGATOMO 5,5 – La gara con il Chievo è stata un’eccezione. Parte deciso, poi si spegne e perde la bussola.

Jeison MURILLO 5,5 – Insufficiente anche lui, nonostante il gol d’apertura. In marcatura si addormenta e si dimentica perfino di saltare.

JUAN JESUS 5 – Quanto manca Miranda… Completa la banda del buco facendosi sempre anticipare sulle palle inattive. Calamità.

Alex TELLES 5,5 – Patisce la vena di Wszolek e paga la fase difensiva. Davanti cerca di proporsi con alterne fortune (dall’83’ Jonathan BIABIANY s.v.).

Marcelo BROZOVIC 6 – Quello che lo penalizza è il suo atteggiamento perché si demoralizza e sbuffa non appena perde palla. Però, a conti fatti gli unici lampi del centrocampo nerazzurro sono i suoi: assist per Murillo a parte, ci prova in mezza rovesciata e innesca ripetutamente Icardi.

FELIPE MELO 4,5 – Note positive: qualche pallone di testa sparacchiato in area nel caos generale. Già ammonito, rischia il secondo giallo e chiama un cambio obbligato all’intervallo. Perde sempre la lucidità non appena la gara si mette male. Salterà la Fiorentina, ma in pochi sentiranno la sua mancanza (dal 46’ Ivan PERISIC 7 – Entra e il suo contributo diventa essenziale. Assist per Icardi e gol del 3-3. Niente male).

Geoffrey KONDOGBIA 6 – Sufficienza meritata, ma la motivazione potrebbe essere letta negativamente. In una gara senza logica, come quella del Bentegodi, lo strapotere fisico e l’anarchia del francese fanno la differenza. Ora, però, deve dimostrare di saper rendere anche in condizioni normali.

Rodrigo PALACIO 7 – Difficile scegliere tra lui e Gollini, ma premiamo la dedizione, l’intelligenza e lo spirito del Trenza: corre come un ragazzino, sforna palloni invitanti, tra cui l’assist per il 3-3, e si vede respingere due gol fatti dal portiere avversario. Un esempio per i suoi compagni.

Mauro ICARDI 6 – Segna il gol del 2-3 sotto misura, per il resto spreca qualcosa di troppo ma si rivela prezioso in versione assist-man. Luci e ombre.

EDER 5,5 – Cresce solo alla distanza. In sordina nei primi 45 minuti, alza l’indice d’incisività nella ripresa e costringe Gollini al miracolo sul 3-3 (dal 90’ Adem LJAJIC s.v.).

All. Roberto MANCINI 5 – Disattenzioni colossali con la difesa a zona: così non si arriva da nessuna parte. Non sfrutta la chance di scavalcare la Fiorentina alla vigilia dello scontro diretto.

Sezione: News / Data: Lun 08 febbraio 2016 alle 11:00
Autore: Giorgia Segala
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