GENOA:

Mattia PERIN 5,5: rischia di combinare la frittata, al 54', quando perde palla sulla generosa pressione di Cerci.

Davide BIRASCHI 7,5: prestazione difensiva monumentale: quante diagonali ben riuscite e quanti anticipi ad annullare le iniziative offensive gialloblù...

Luca ROSSETTINI 7: tanti salvataggi provvidenziali. Uno su tutti, quello di testa sul missile di Romulo proveniente da calcio di punizione.

Ervin ZUKANOVIC 6: la sua prova ordinata viene macchiata da quel pallone perso a inizio ripresa che ha rischiato di mandare a segno Fares.

Darko LAZOVIC 6,5: parte in sordina ma poi disputa un gran finale di gara, assistendo Bessa sul 2-1 e, di fatto, tutta la mole di occasioni da rete create dal Genoa.

Isaac COFIE 6: volitivo e impreciso allo stesso tempo. La sua generosità a metà campo, tuttavia, gli fa meritare la sufficienza. (dal 65' Daniel Bessa 7: appena mette piede in campo, si intuisce subito che farà di tutto per giocare un brutto scherzo al suo ex allenatore Fabio Pecchia, con cui non si è lasciato benissimo lo scorso gennaio. Missione compiuta.)

Andrea BERTOLACCI 6,5: nella sua posizione naturale, da mezzala, offre una prova precisa e geometrie di valore. Da una di queste, in assistenza a Laxalt, è nato il gol iniziale di Medeiros.

Oscar HILJEMARK 7: non ha colpe sul tocco col braccio che ha scaturito il penalty: d'altra parte, sulla bomba di Cerci, non si poteva certo smaterializzare. Al contrario, ha tantissimi meriti, tra un cross e l'altro, nel trascinare alla vittoria col bel gioco i propri compagni di squadra.

Diego LAXALT 7: suo l'appoggio vincente per Medeiros al 6', sue le innumerevoli e ormai proverbiali sgroppate che lo rendono una spia immarcabile.

Iuri MEDEIROS 8: delizia Marassi con un colpo da biliardo (il mancino straordinario che porta all'1-0) e tocchi pregiati per l'intera fase offensiva. Che scoperta, davvero... (dall'81' Goran Pandev 8: un gol da Grande Bellezza del calcio, una perla leggendaria, un pallonetto da fuori area con palla che scavalca inesorabilmente Nicolas prima di precipitare in fondo al sacco e mandare in estasi Marassi. Chapeau.)

Gianluca LAPADULA 6,5: lotta con tutti i mezzi là davanti, si mette a disposizione di tutto il reparto avanzato e, oggettivamente, meriterebbe l'acuto personale. Che, però, non arriva. (dall'86' Giuseppe Rossi: sv)

All. Davide BALLARDINI 8: è impensabile che non meriti la riconferma. Ha blindato la difesa, portato punti in cascina e divertito con un Genoa tatticamente perfetto. E' davvero giunto il momento, per lui, di fare sentire le proprie ragioni al cospetto di Preziosi. Intanto il "Ferraris" gli dedica una rumorosissima standing ovation.

 

HELLAS VERONA:

NICOLAS 5: fa quello che può sui gol subiti. E, obiettivamente, è un po' poco: il tiro di Medeiros è di quelli potenti e precisi ma indirizzato sul palo "amico". Sul pallonetto di Pandev, invece, va a spasso per l'area di rigore e viene severamente punito.

Enrico BEARZOTTI 6,5: l'ex Arezzo è ordinato sulla destra. Poche sbavature e ottimo tempismo nei contrasti. (dal 79' Seung-Woo Lee 5,5: incontra molte difficoltà a rianimare un reparto d'attacco spompato.)

Antonio CARACCIOLO 6: fino al 75', non gli si può imputare alcunché. Anzi, con una vistosa fasciatura in testa, figlia di uno scontro aereo ad inizio gara, si batte da gladiatore al centro della difesa. Poi, un po' stanco, cala vistosamente come il resto della squadra a 15' dalla fine.

Jagos VUKOVIC 6: vedi Caracciolo. Controlla bene Lapadula per quasi tutto il match. Ma depone le armi prima del 90'.

Samuel SOUPRAYEN 6: fornisce buona spinta lungo la fascia sinistra, in cui non si risparmia mai. Sostituito per tentare una soluzione maggiormente offensiva. (dal 58' Daniele Verde 6: incide poco là davanti, obiettivamente.)

ROMULO 7: capitano coraggioso. Non si risparmia mai, crea e va al tiro. Freddo dal dischetto. Tuttavia, tutto ciò non è servito a ottenere punti.

Andrea DANZI 5: il giovane classe '99 esordisce subito con una palla persa e resta spaesato per tutto il match. Prematuro gettarlo nella mischia da titolare in un momento così delicato della corsa salvezza.

Mattia VALOTI 6: cerca di duettare con Fares e Matos ma finsce col predicare nel deserto.

Ryder MATOS 4,5: vede pochissimo la porta: a tu per tu con Perin è davvero sciagurato. (dal 63' Bruno Petkovic 5: non si fa mai vedere seriamente negli ultimi venti metri di campo.)

Alessio CERCI 7: sprona, insieme a Romulo, tutta la squadra alla caccia del pareggio. Ci riesce, conquistando anche il calcio di rigore trasformato dal capitano. Ma, là davanti, lui solo non basta.

Mohamed FARES 5,5: tanta corsa ma poca qualità.

All. Fabio PECCHIA 4,5: il discorso è sempre lo stesso, pretendere di guidare un'utilitaria come una Ferrari Testarossa è scellerato. Così come rinunciare a uomini di qualità come Pazzini e Bessa. Non a caso, da quest'ultimo, è stato punito irrimediabilmente. Le squadre che dovrebbero sudare per salvarsi, non possono scimmiottare il Barcellona.

Sezione: News / Data: Mar 24 aprile 2018 alle 10:00 / Fonte: Eurosport
Autore: Giorgia Segala
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