Eurosport, le pagelle di Bologna-Verona
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BOLOGNA:
Antonio MIRANTE 6,5: effettua un importante intervento sul finire di gara, all'88', sul mancino dalla lunga distanza di Lee.
Ibrahima MBAYE 6,5: corre box to box ed è decisivo in alcuni, grintosi interventi in fase di ripiegamento.
Sebastien DE MAIO 6,5: puntuale sia negli anticipi che nei disimpegni.
Filip HELANDER 5,5: nel primo tempo, soffre più del dovuto l'estro di Cerci.
Adam MASINA 5,5: spinge poco lungo l'out di sinistra. Potrebbe dare senz'altro di più.
Andrea POLI 7: inesauribile a metà campo, si butta su ogni pallone recuperandone un'infinità. Guadagna anche il calcio di punizione trasformato da Verdi al 31' (dal 76' Adam Nagy 7: subito in palla, reattivo in fase nevralgica e al posto giusto in occasione del contropiede del raddoppio, che porta proprio la sua firma.)
Erick PULGAR 6,5: ottima prova a centrocampo, nel primo tempo. Sfiora il gol con un destro potentissimo, che solo un grande intervento di Nicolas è stato in grado di vanificare. Sostituito al 13' della ripresa per un risentimento muscolare, una precauzione in vista del turno infrasettimanale (dal 58' Lorenzo Crisetig 6: pronti, via e rimedia subito un cartellino giallo per eccesso di foga a metà campo. La realtà è che risulta molto impegnato nel finale in crescendo degli avversari.)
Blerim DZEMAILI 6,5: ottimi spunti, a beneficio della fase offensiva. Anche un paio di buone occasioni da gol, su cui però Nicolas abbassa la saracinesca.
Simone VERDI 7,5: il suo mancino fatato su calcio di punizione vale il prezzo del biglietto. In generale, è il punto di riferimento imprescindibile dell'attacco rossoblu.
Mattia DESTRO 6,5: gli manca solo il gol. Al rientro, gioca una gara volitiva e ricca di ottime giocate là davanti.
Rodrigo PALACIO 7: un palo, tanti palloni offerti a Destro, Dzemaili e Verdi. Numerosi e generosi ripiegamenti difensivi. Prestazione inappuntabile (dall'85' Federico DI FRANCESCO: sv)
Mister Roberto DONADONI 6,5: manda in campo una formazione che gioca un match senza sbavature, rilanciandola dopo un periodo avaro di soddisfazioni.
HELLAS VERONA:
NICOLAS 6,5: forse ha qualche responsabilità sulla punizione di Verdi. Tuttavia, per il resto, è protagonista di alcuni interventi prodigiosi. Uno su tutti, quello con cui vanifica la bordata a fine primo tempo di Pulgar.
Alex FERRARI 5,5: Palacio è un osso davvero duro da contenere, per lui.
Antonio CARACCIOLO 5,5: un giallo e un gioco eccessivamente falloso nei confronti di Destro.
Jagos VUKOVIC 6: altra prova positiva là dietro: specie in fase di disimpegno.
Gian Filippo FELICIOLI 6,5: suda sette camicie sacrificandosi molto lungo la fascia destra. Il giovane scuola Milan risulta eccezionale in almeno un paio di chiusure difensive.
ROMULO 5,5: meno brillante, i capitano, rispetto al solito. Al 52' ha una ghiotta chance per l'1-1 ma, da ottima posizione, calcia alto senza la dovuta precisione (dal 68' Seung-Woo LEE 7: mette a ferro e fuoco la difesa rossoblu, costretta a rincorrerlo affannosamente. Va vicino al gol, cerca di duettare (senza successo) con Rolando Aarons e non si risparmia nei contrasti. Arriva dal Barcellona e, probabilmente, meriterebbe di lottare per altri traguardi, diversi dalla salvezza.)
Marco FOSSATI 6: diligente a metà campo ma senza strafare. Esce per un infortunio alla spalla (dall'83' Ryder Matos: sv.)
Mattia VALOTI 5: poco brio, quasi irriconoscibile in fase offensiva.
Rolando AARONS 4: totalmente velleitario là davanti, quando viene chiamato in causa a centro area (per esempio da Lee) non ha mai i tempi giusti. Giocatore che fa fatica ad ambientarsi nel calcio italiano dopo il trasferimento a gennaio dal Newcastle United.
Alessio CERCI 6: ha una buona occasione, da lui stessa costruita, subito dopo il vantaggio di Verdi. Sta bene e si vede: tuttavia Pecchia decide di toglierlo dal mazzo al quarto d'ora della ripresa (dal 60' Bruno Petkovic 5,5: fatica a entrare in partita. Non è lui ma Lee a prendersi sulle spalle l'attacco gialloblù.)
Mohamed FARES 6,5: lungo la fascia ricopre praticamente tutti i ruoli. Uno degli elementi più interessanti dell'organico di Pecchia.
Mister Fabio PECCHIA 4,5: continua a non essere chiaro chi, in squadra, sia deputato a segnare. La sua idea di calcio è assolutamente inadatta a una formazione che deve vivere di "pane e salame" per guadagnarsi faticosamente la salvezza in Serie A.