Che cosa ha indotto il Verona a non cambiare guida tecnica, in contrasto con molte delle indicazioni che erano filtrate nelle ore successivo il crollo di Brescia? I motivi sono diversi, e partono dalla scarsa propensione del presidente Setti agli esoneri. Una propensione che non è venuta meno nemmeno in questa occasione. Soltanto una volta, dal 2012 a oggi, è andata in maniera differente: precisamente nel 2015, quando Andrea Mandorlini fu rimpiazzato da Gigi Delneri. L’intervento, peraltro, valse a poco, con una situazione in larga parte già compromessa. E la retrocessione in cadetteria fu inevitabile per il Verona. Per il resto, Setti non è certo quello che si può definire un presidente mangia-allenatori. Ha sempre tenuto lo stesso Mandorlini, che pure ha passato alcune fasi critiche a Verona, e a Fabio Pecchia ha dato più prove d’appello, nelle sue due stagioni all’Hellas, lasciandolo sempre al proprio posto. Così è, finora, anche per Fabio Grosso. Tutto cambierebbe, ovviamente, in caso di un nuovo tonfo con il Palermo, ma questi sono ragionamenti da considerare nei prossimi giorni.

L’attualità si ferma alla permanenza di Grosso al Verona. Altro fattore, non meno determinante, per arrivare a questo esito: D’Amico e Setti non hanno ritenuto che ci fossero dei sostituti «caldi», ossia in grado di assicurare una svolta immediata al rendimento della squadra. Gigi Delneri, per esempio, sarebbe stato un cavallo di ritorno, con tutti i dubbi che suscitano queste ipotesi. Il «guru» boemo Zdenek Zeman una gran bella suggestione, ma dagli effetti complicati da valutare per tutta una serie di ragioni. E poi Marco Baroni, che è ancora vincolato al Benevento. Oppure Serse Cosmi, che piace molto alla piazza per il sacro furore del personaggio, ma non basta. Nel cassetto sono rimaste poche carte da estrarre. Sia come sia, la proprietà ha optato per il tirare avanti timbrando la conferma della sua guida tecnica e del progetto a essa legato, persuasa che il momento difficile possa essere superato con Grosso.

Sezione: News / Data: Mer 14 novembre 2018 alle 17:00 / Fonte: Corriere di Verona
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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