Una vecchia pubblicità di tv diceva testualmente «Potevamo stupirvi con effetti speciali ma noi siamo scienza, non fantascienza...». Bene, ieri i soci mantovani hanno probabilmente messo in pratica questo slogan con una capriola diplomatica degna de «I bulgari» di Aldo, Giovanni e Giacomo. Chi li conosce piuttosto bene con un paziente e fitto lavoro di intelligence è riuscito a scoprire cosa sta per accadere davvero in viale Te. Da qui in poi usiamo il condizionale ma, credeteci, inventiamo nulla.

Il Mantova 1911 asd srl starebbe per cambiare azionista di maggioranza grazie all’accordo con l’imprenditore carpigiano Maurizio Setti, 55 anni, attuale proprietario dell’Hellas Verona neoretrocesso in B e di recente componente della cordata Samorì, che con Toni ha provato ad acquisire invano il Modena.

Prima Setti, che a Verona non è più tanto amato come quando rilevò il club dallo scomparso Giovanni Martinelli, era stato al Carpi e ha anche fatto parte della dirigenza del Bologna. L’industriale modenese, che opera in particolare nel settore dell’abbigliamento, avrebbe già scelto anche il nuovo direttore sportivo e il tecnico. Per la scrivania il nome più probabile è quello di Emanuele Righi, giornalista in passato responsabile dello scouting dell’Hellas e prima collaboratore della «Stampa», dalla quale è stato premiato nel 2011 per un’intervista sulle partite oggetto dell’indagine della Procura di Cremona.

E per la panchina? Mentre la cordata di Victor Pablo Dana, sempre più spazientita per l’inspiegabile (ma forse meno oscura grazie a queste “indiscrezioni” assolutamente fondate) inerzia dei soci lamenta l’accordo saltato con l’ex capitano del Mantova Carmine Parlato, nel silenzio dovuto anche alle vacanze in Grecia di Setti sta venendo avanti ed è quasi certamente già definita (l’annuncio ufficiale potrebbe essere dato oggi intorno a mezzogiorno) la trattativa con il tecnico Michele Morgia, 67 anni, fra i più esperti navigatori della categoria e che negli ultimi anni ha vinto a Pistoia e a Siena. Morgia, del tutto nuovo per la piazza ma mister navigato, potrebbe essere presentato la prossima settimana insieme al nuovo ds e al nuovo azionista di maggioranza. Setti potrebbe anche non essere impegnato in prima persona e lasciare l’onere a persone di sua fiducia; fra queste vi sarebbe anche il responsabile vendite della Porsche di Porto Mantovano, Ettore Masiello.

L’ingresso di Setti diviene sempre più probabile col passare dei minuti, così come l’ipotesi di una vicepresidenza per Nicola Penta e non manca chi indica per oggi il D-day; il nuovo Mantova comunque vedrà la presenza (a parte Setti, che acquisirebbe una percentuale fra il 51% e il 55%) di buona parte dei soci mantovani mentre è tutta da verificare la partecipazione del gruppo Dana al quale lo statuto della società, contrariamente a ciò che pensava Strafinger, avrebbe giocato un tiro nell’articolo 5 dove indica come «diritto dei soci orientati a esercitare il diritto di recesso» la restituzione dei soldi investiti (gli ormai mitici 155.000 euro) a patto che gli stessi siano ancora nelle casse della società e non siano stati già usati per altri scopi.

Un’eventualità di questo tipo, oltre a far scoppiare un matrimonio nei fatti mai nato, renderebbe bollenti i prossimi mesi della società. Sempre che l’accordo con il presidente dell’Hellas Verona non sia un pesce d’aprile. Ma oggi è il 15 giugno..

Sezione: Focus / Data: Ven 15 giugno 2018 alle 13:45 / Fonte: GazzettadiMantova.it
Autore: Ilaria Lauria
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