Equilibrio sottile, in sospeso fra amarezza e fiducia.
Incidente di percorso, può capitare. Anche se non era il vero Verona”, la sentenza di Mattia in uno dei tanti sms consegnati alla diretta di Radio Verona e TeleArena a partita finita.
La scena se la prende rapidamente Pazzini, ma con sfumature parecchio diverse.
Per Francesco, “Nel momento in cui non c’è Di Carmine non può non essere titolare”, per Manuel “Neanche lui da solo avrebbe cambiato il morso della gara”.
Ampia la forbice. E dentro c’è di tutto. Sbuffa Franco: “Troppo lenti, troppo macchinosi. E senza il ritmo alto non si va da nessuna parte, il possesso palla a bassa intensità è del tutto inutile. Non era questa la partita per Pazzini”.
Eugenio non è d’accordo: “Vogliamo dire allora che sono meglio Tupta e Cissé? Fesserie. Avremmo perso lo stesso, ma almeno mettendo in campo il massimo del nostro potenziale. Invece non è stato così”.
Federico va proprio da Tupta: “Gli è stato dato troppo in poco tempo. D’accordo che in trasferta può sfruttare la sua velocità, ma un giocatore già fatto si vede nel lungo periodo. Doveva rifiatare, anche solo per capire i suoi errori”.
Dario va dall’altra parte del campo: “Errore madornale in difesa sul gol di Jallow. Dormita generale di tutti, anche di Silvestri. Chi vuole andare in Serie A non può farsi beffare in quel modo. Il cross era anche piuttosto lento, c’era tutto il tempo per leggerlo nella maniera corretta”.
L’ha presa male Diego: “Sconfitta bruttissima, contro una squadra che ci ha messo solo volontà e determinazione. Non è il nostro terreno, ma doveva diventarlo. Non mi spiego una prestazione tanto anonima, nemmeno considerate le tre fatiche in pochi giorni. Quelle ci sono anche per gli altri”.
Federico si sposta in mediana. “Colombatto ad intermittenza, Henderson con più ombre che luci, in generale troppo compassati per poter innescare a dovere le punte”.
Secondo Giuseppe “è inutile fasciarsi la testa, contro squadre così ci sta perdere. E poi diamo merito a anche agli altri per una volta. La difesa avrà anche sbagliato, ma il movimento di Jallow è stato perfetto. Ci rifaremo col Lecce”.
Luigi bacchetta Grosso: “Sarebbe servita più convinzione, dovevamo far capire subito alla Salernitana quale fosse la squadra più forte. Invece abbiamo sonnecchiato, senza mai accelerare nonostante di spazi ce ne fossero parecchi. Ci è mancato Matos, ma anche il miglior Laribi”.
Volta pagina Cinzia: “Batteremo il Lecce, poco ma sicuro. Il Verona è quello che ha vinto con Crotone e Spezia”.

Sezione: Focus / Data: Dom 30 settembre 2018 alle 12:30 / Fonte: L'Arena
Autore: Anna Vuerich
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